In cattedrale la preghiera per la pace in Ucraina. Il vescovo Lauro: “Diocesi pronta ad accogliere i profughi”

Mercoledì 2 marzo anche nella Diocesi di Trento si pregherà per la pace. Foto Gianni Zotta

“Ma noi siamo forti“. Questa la risposta delle donne ucraine ieri – venerdì 25 febbraio -, alle parole di vicinanza del vescovo Lauro, che in cattedrale a Trento ha guidato la veglia di preghiera per la pace. “Sono momenti – esordisce monsignor Tisi – in cui la parola più forte è il silenzio e non vorrei ferire, con le mie parole, gli uomini e le donne dell’Ucraina che sono qui a pregare mentre i loro cari in patria sono sotto le bombe“.

Nell’Europa che si pensava “immune dalla guerra” monsignor Tisi non vede alternative al “tornare a custodire la grammatica della pace“, imparando  a costruirla “giorno dopo giorno, deponendo le armi della maledizione del nostro confliggere, chiedendo a Dio di liberarci dell’autocontemplazione di noi stessi che è all’origine anche di questa guerra”.

In Duomo, don Augustin Babiak, guida della comunità greco-cattolica, ripercorre la sofferta storia dell’Ucraina e prega per la “saggezza dei governanti e perché si ristabilisca una pace giusta”. Al suo appello don Lauro risponde con la richiesta alla Diocesi trentina a dare la disponibilità all’accoglienza di eventuali profughi. “La nostra Chiesa si impegna ad aiutarvi ad accogliere chi avrà bisogno”, sottolinea.

Don Lauro riconvoca tutta la comunità diocesana, “insieme alle sorelle e ai fratelli ucraini” a pregare per la pace il Mercoledì delle Ceneri, 2 marzo (Giorno di digiuno e preghiera per la pace voluto anche dal Papa) nella Messa delle ore 19.

Il racconto completo della celebrazione, ed il video della veglia di preghiera, sono disponibili sul sito web della Diocesi di Trento.

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