I bruchi diventano farfalle: duemila studenti in marcia lungo le strade del Trentino-Alto Adige

La presentazione dell’iniziativa, mercoledì 2 marzo a Trento

Un logo colorato e una torcia luminosa. Pensata per loro, ma per essere organizzata insieme a loro, camminando per un mese sulle strade e nelle valli del Trentino Alto-Adige.

Simili a bruchi che si trasformeranno in farfalle, marceranno nell’intero territorio regionale, confrontandosi con le istituzioni e la cittadinanza dei territori di volta in volta attraversati e proponendo idee sui temi della pace, diritti umani, giustizia, emergenza climatica e sul conflitto esistente da tempo tra Russia e Ucraina, sfociato in guerra la settimana scorsa.

Coinvolti dall’attivista per i diritti umani John Mpaliza, tanti giovani hanno risposto entusiasti insieme ai loro docenti alla proposta di confronto itinerante “Marcia dei Bruchi”, a partire da Noemi Bonella, la studentessa che ha disegnato il logo dell’iniziativa, frequentante la 5 classe dell’indirizzo tecnico “Amministrazione, finanza e marketing” dell’Istituto “A.Degasperi” di Borgo Valsugana, e da Manuel e Alexander, studenti della 3 classe CFP Enaip Borgo Valsugana, che nella mattinata del 2 marzo, a palazzo Geremia, hanno consegnato a “Peace Walking Man” una torcia a led realizzata a scuola. Una “fiaccola” che accompagnerà i loro passi, illuminando la via della pace durante lo svolgersi della Marcia, illustrata alla presenza del presidente del Consiglio comunale Paolo Piccoli e del presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani Massimiliano Pilati.

Ribadendo la netta opposizione all’invasione russa in Ucraina e a tutti i conflitti nel mondo, Pilati ha detto che “il messaggio di pace risuona in piazza nelle situazioni di emergenza, come successo a Trento e Rovereto sabato scorso, e in molte piazze italiane – e anche sabato 5 marzo si tornerà in piazza a Rovereto e ci sarà una manifestazione nazionale a Roma -, ma si costruisce giorno per giorno con azioni concrete come quella proposta da John, ricordandoci di essere attivi nel costruire una cultura di pace che punti al disarmo e a creare consapevolezza nei giovani”. “Ringraziamo John per l’occasione che ci dà di ritrovarci come comunità scolastica dopo due anni faticosi”, ha detto il professor Roberto Conte dell’Istituto “A.Degasperi”, portavoce di tutti gli insegnanti trentini.

Originario della Repubblica Democratica del Congo, in Trentino dal 2018, da dieci anni Mpaliza promuove marce nazionali ed internazionali quali momenti di dialogo e sensibilizzazione sui temi a lui cari, che questa volta avranno come protagonisti i giovani, già attivi nell’organizzazione all’interno dei 15 comitati locali che si sono formati e in quello centrale. La marcia vede infatti coinvolte numerose scuole di ogni ordine e grado e circa 2.000 studenti e studentesse, e partirà venerdì 4 marzo da Borgo Valsugana per concludersi il 12 aprile a Bressanone, facendo tappa a Trento per quattro giorni, dal 19 al 22 marzo.

L’attivista John Mpaliza coinvolge nuovamente il mondo della scuola

Domenica 6 marzo, inoltre, è prevista una tappa a Frassilongo per ricordare Agitu Ideo Gudeta e riflettere sul suo impegno come imprenditrice e donna di pace.

L a marcia arriverà a Trento sabato 19 marzo e il programma della quattro giorni è stato presentato da Aronne, studente del Liceo “A.Rosmini” e membro della Consulta provinciale degli Studenti di Trento oltre che del comitato organizzativo della marcia per la città. Dopo una camminata che partirà alle 14 da Mattarello, il ritrovo è in piazza Duomo alle 16.30 per il concerto di Milo Brugnara, mentre alle 20.30 ci sarà un incontro pubblico con i giovani marciatori. Con il contributo dell’Ufficio Politiche Giovanili sono stati organizzati momenti aperti a tutti: domenica 20, dalle 10 alle 13, escursione in Maranza; lunedì 21, dalle 10 alle 11, visita al capoluogo con alunni e alunne di terza media della scuola “A.Manzoni” come guide (Istituto Comprensivo Trento 6), e martedì 22 marzo dalle 9 in poi la marcia in città con le scuole da piazza Duomo al Parco delle Albere, dove ci sarà il saluto del sindaco Franco Ianeselli e un momento di riflessione. Partendo il 4 marzo da Borgo Valsugana, la mattina con le scuole e il pomeriggio con le istituzioni e la città, l’itinerario prevede tappe a Cavalese, Pergine, Levico Terme, Caldonazzo, Folgaria, Rovereto, Mori, Brentonico, Riva del Garda, Arco, Ronzo-Chienis, Villa Lagarina, Volano, Besenello, Trento, Lavis, Mezzolombardo, Mezzocorona, Cles, Romeno, Bolzano e Bressanone, e per chi non potrà partecipare fisicamente sarà possibile seguirla su Facebook.

“Puntiamo alla diplomazia – ha commentato l’attivista John Mpaliza riferendosi al conflitto in corso in Ucraina -. L’obiettivo di ogni popolo, anche di Trento, deve essere il far dichiarare l’illegalità della vendita di armi e i giovani non devono accettare che vengano fabbricati strumenti di morte. Le guerre sono collegate al nostro benessere e durante la marcia la mostra fotografica del fotoreporter internazionale Stefano Stranges, che documenta le condizioni disumane del lavoro delle persone costrette a lavorare nelle miniere di coltan della Repubblica Democratica del Congo sarà esposta a Borgo, Trento, Rovereto, Merano e Bressanone, con il supporto di una start-up della Valsugana che raccoglie e smaltisce correttamente rifiuti elettronici”.

Molte associazioni territoriali hanno prontamente aderito all’iniziativa come A.N.P.I. del Trentino, Accri, Medici con l’Africa Cuamm Trentino, L’Ortazzo, Centro Astalli Trento, Tam Tam per Korogocho e alcune associazioni bolzanine. “La mobilitazione giovanile su temi che scuotono le coscienze e che vengono trattati a scuola è una grande intuizione – ha confermato il presidente di Anpi Mario Cossali -, e saremo alla partenza anche per esprimere vicinanza e solidarietà: la guerra in Ucraina non è la prima in Europa, negli anni 90 ci fu quella in ex-Jugoslavia. Siamo parte del comitato di Rovereto e stiamo organizzando la tappa del 12 marzo, coinvolgendo la giunta comunale: una camminata da Besenello al Brione e incontro pubblico e il 16 marzo la camminata con le scuole”.

Molto vicina ai giovani, la Senatrice Liliana Segre ha mandato un messaggio benaugurante per accompagnare l’inizio della Marcia: “Il buon cammino è un esercizio non solo fisico ma di militanza, civile. La condivisione di un percorso rafforza lo spirito delle comunità. Condividere i valori costituzionali significa tracciare i confini del consorzio civile. La Costituzione che è la Carta d’identità del nostro Paese ci indica i confini di tale percorso. Praticandola si diventa ottimi cittadini oltre che atleti della democrazia. Un saluto al grande popolo dei camminatori”.

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