“Incomprensibili le resistenze sul ddl sulla celiachia”, la nota dell’AIC Trentino

Foto Facebook Associazione Italiana Celiachia – Trentino

Anche l’AIC, l’Associazione Italiana Celiachia del Trentino, con una nota firmata dal suo presidente Armando Beozzo, si esprime sul Disegno di legge provinciale sulla celiachia in discussione in IV Commissione del Consiglio provinciale.  “Incomprensibili, a nostro avviso, le resistenze che sta incontrando il ddl, che non fa altro che precisare quanto in parte già prevede la legge in vigore, a tutela della salute delle persone celiache, in particolare nell’alimentazione fuori casa”.

“A detta di alcuni dirigenti intervenuti nelle audizioni il problema della mancanza di garanzie in molti esercizi di ristorazione pare non esistere e quanto fatto sinora in termini di formazione sembra essere più che sufficiente per tutelare le persone celiache. Purtroppo questo non corrisponde al vero”, spiega l’Aic: “È vero che sul nostro territorio esistono numerosi locali che prestano tutte le attenzioni necessarie a non contaminare i cibi, come ne esistono alcuni che oggi forniscono un ottimo servizio dedicato gluten free. Allo stesso modo, però, in molti esercizi queste attenzioni non ci sono e le conoscenze base sulla celiachia e sul rischio di contaminazione dei cibi sono scarse o assenti e questo mette a rischio la salute di una fascia importante di cittadini, visto che le persone celiache rappresentano l’uno per cento della popolazione. A dimostrazione di questo, la nostra associazione – ramo locale dell’Associazione Italiana Celiachia – ha recentemente commissionato uno studio su 150 esercizi di ristorazione della nostra provincia, che negli anni hanno partecipato a corsi di formazione. Nonostante questo i dati che emergono sono preoccupanti e sono quelli che determinano il rischio di contaminazione con glutine: le conoscenze spesso sono scarse, meno della metà degli esercizi ha nel manuale HACCP le indicazione per gestire la celiachia, la dicitura senza glutine viene spesso usata in modo improprio, solo per citare alcuni risultati”.

“Siamo consapevoli che i regolamenti europei sull’igiene alimentare e sull’utilizzo corretto della dicitura “senza glutine” esistono, ma siamo altrettanto consapevoli delle difficoltà riscontrate fino ad oggi nel vederli rispettati. La Provincia deve tutelare la salute delle persone celiache garantendo una formazione base a tutti i ristoratori, sostenendo quelli che vogliono dedicarsi anche alla cucina gluten free con linee guida chiare che sintetizzino i regolamenti, semplificando loro la vita, permettendo di integrare facilmente e senza costi il manuale HACCP con le misure da adottare per la celiachia e di avere le idee chiare sull’utilizzo delle diciture corrette. La legge in fondo questo dice”, conclude la nota, con la quale l’associazione si dice pronta “a contribuire, come facciamo da anni, nel sostegno alla formazione e ai controlli qualità per quegli esercenti interessati a tutelare l’alimentazione fuori casa delle persone celiache, ma anche la Provincia ora faccia la sua parte”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina