Ucraina, il progetto di accoglienza di Cooperazione Trentina: dagli alloggi all’assistenza psicologica

Cooperazione Trentina ha presentato stamattina un progetto di accoglienza per le persone in fuga dall’Ucraina

Sono un centinaio le persone in fuga dall’Ucraina che saranno ospitate attraverso un programma presentato questa mattina, 17 marzo, da Cooperazione Trentina. Un progetto che mette a disposizione non solo alloggi ma anche assistenza psicologica, mediazione linguistica, servizi per i bambini e buoni spesa per le Famiglie Cooperative.

Come ha spiegato Germano Preghenella, vicepresidente della Federazione e presidente di Cla, il progetto nasce come contenitore delle tante idee ed iniziative di solidarietà emerse nel mondo cooperativo in queste settimane. “La Federazione ha ricevuto tante sollecitazioni dalle cooperative e dai consorzi che si sono messi a disposizione con spontaneità per dare un contributo in questa situazione di emergenza – ha detto – . Noi ci siamo concentrati sull’accoglienza ma anche sul medio periodo, cioè sulla fase che segue e che comprende l’inclusione e l’integrazione. Stiamo infatti cercando di strutturare una rete di appartamenti sul territorio che permetta a chi arriva di ricreare l’intimità familiare. Siamo allineati con Cinformi e la Provincia, ai quali ci affianchiamo per offrire il nostro supporto, consapevoli che le risorse da reperire sono tante e che l’orizzonte temporale su cui lavorare non sarà breve”.

Il progetto, infatti, sarà finanziato per un 50 per cento da Cooperazione Trentina e per un altro 50 per cento dalla Provincia attraverso Cinformi. Cooperazione Trentina si avvarrà anche dei fondi della bolletta etico-solidale Etika.

Tra gli alloggi messi a disposizione, c’è un ex convento di proprietà della Cassa Rurale Novella Alta Anaunia, ad Arsio (frazione di Brez), che tra qualche giorno sarà trasformato in una struttura di tipo alberghiero per permanenze brevi. L’ex convento può ospitare una quarantina di persone. La Cassa, oltre che a mettere a disposizione l’immobile, anche attraverso la Fondazione Alessandro Bertagnolli “il Sollievo” si farà carico dei costi delle utenze.

L’intervento per l’ex convento sarà finanziato in parte dal consorzio Melinda, dalla Cassa Rurale Valle di Non e dal Comune di Novella, mentre la cooperativa Kaleidoscopio si occuperà dell’organizzazione generale e dei servizi dedicati.

La Cassa Rurale Alto Garda Rovereto ha offerto invece due appartamenti; si sono messe a disposizione anche Rurale Alta Valsugana e Rurale Valle di Non. Il Comune di Borgo Chiese ha manifestato la possibilità di mettere a disposizione quattro o cinque alloggi, che saranno gestiti dalla cooperativa Incontra di Tione.

“Il nostro progetto – ha detto Serenella Cipriani, presidente di Consolida – guarda all’oggi e quindi all’accoglienza in emergenza ma anche al domani, con l’obiettivo di dare un futuro inclusivo a queste persone, offrendo anche percorsi di integrazione sociale di medio termine”.

L’iniziativa, infatti, non intende dare solo la possibilità di un alloggio alle persone in fuga dall’Ucraina: le cooperative del consorzio Consolida cureranno anche la parte di mediazione linguistica, assistenza psicologica, servizi all’infanzia e assistenza per i bambini. Per i nuclei familiari, inoltre, ci saranno dei buoni spesa per le Famiglie Cooperative che, se lo vorranno, potranno integrare questa cifra con altre iniziative.

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