Italia Nostra Trento: “Bene restaurare le mura di piazza Fiera, ma quei servizi igienici….”

Gli ingombri davanti alle Mura di piazza Fiera a Trento

Dopo l’annuncio, da parte del Comune di Trento, della approvazione da parte del Ministero della cultura del finanziamento di 800 mila euro per restaurare il tratto in piazza Fiera della cinta muraria della città di Trento (114 metri in tutto), la sezione trentina dell’associazione Italia Nostra torna su un tema che aveva evidenziato qualche mese fa, e cioè la prevista realizzazione dei servizi igienici dove sorge il chiosco in passato adibito a edicola.

“Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa e della considerazione finalmente riservata a questo straordinario manufatto storico“, scrive Italia Nostra Trento: “Risulta incomprensibile e inaccettabile la volontà dell’Amministrazione comunale di realizzare in questo importante luogo urbano – porta meridionale del centro storico, punto d’incontro, d’aggregazione e d’animazione, caratterizzato fin dalle origini dalla cinta muraria medievale che ha protetto la città dal XII al XIX secolo – un’impattante edificio destinato ai servizi igienici proprio nel punto più visibile, davanti alle mura e di fronte al Torrione! È del tutto illogico e inopportuno occultare ulteriormente questa straordinaria struttura: si dovrebbe piuttosto assicurarle una presenza diretta sulla piazza, riconoscere il suo ruolo all’interno dello spazio urbano, com’è stato fino agli inizi degli anni 2000, e com’è ancora oggi per tutte le città murate che con orgoglio mettono in evidenza le antiche cinta”.

“La scelta di collocare i servizi igienici in bell’evidenza, fuori terra, proprio davanti alla “porta” sud della città storica è, a dir poco, sconcertante. Se “la città è come una grande casa e la casa una piccola città”, come affermava Leon Battista Alberti nel De Re Aedificatoria, chi metterebbe il gabinetto proprio in mezzo all’ingresso? Pur con tutti gli accorgimenti tecnici ed estetici per camuffare la sua presenza, rimane comunque la sostanza di una funzione che la maggior parte degli esseri umani considera, giustamente, più intima e personale che pubblica e sociale. Non a caso la collocazione dei servizi igienici entro gli edifici o gli spazi urbani è sempre stata nei luoghi più defilati e riservati”, polemizza l’associazione, che auspica un ripensamento da parte dell’amministrazione: “La rimozione dell’edicola dovrebbe essere piuttosto l’occasione per ripensare le due infelici uscite del parcheggio, con le loro forme puerili e le loro lucide lamiere metalliche del tutto estranee al contesto. Due presenze infelici, che si sarebbero potute evitare con un minimo sforzo progettuale, ma che ormai – essendo difficilmente eliminabili – si potrebbe almeno tentare di “farle belle”. Italia Nostra chiede dunque all’Amministrazione comunale di sospendere l’esecuzione del progetto e di valutare seriamente un riordino degli accessi al parcheggio che includa la realizzazione interrata dei servizi igienici pubblici”.

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