Ucraina, la Protezione civile trentina verso Budapest, con meta finale Chișinău

La colonna mobile trentina e altoatesina sta per raggiungere Budapest

A breve la colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina dovrebbe raggiungere Budapest per la prima notte della spedizione in territorio straniero. I 43 uomini guidati dal capo missione Giovanni Giovannini sono partiti questa mattina alle 5, dopo il briefing presso il polo della Protezione civile di Lavis, e hanno attraversato Slovenia e Ungheria.

La colonna di 11 tir con 18 container di materiale per l’allestimento di un campo di accoglienza per le persone in fuga dal conflitto in Ucraina si immerge ora nella foresta, dopo aver percorso la lingua di asfalto che costeggia campi e piccoli centri abitati, seguita da alcuni mezzi di supporto e da un’ambulanza. La destinazione è a circa 30 chilometri da Chișinău, capitale della Moldavia, ad appena 180 chilometri da Odessa.

I materiali e le attrezzature trasportati verranno ceduti a titolo gratuito alle autorità competenti dell’amministrazione moldava. Al momento non è previsto che gli operatori della colonna mobile partecipino all’allestimento. Al momento dell’arrivo in Moldavia la colonna mobile seguirà strade diverse, come ha spiegato Giovannini: alcuni membri del “convoglio” si distaccheranno per la consegna degli aiuti umanitari Caritas (1 container) inseriti nella colonna mobile alle parrocchie che stanno accogliendo i profughi.

La colonna mobile è riconoscibile per la bandiera gialloblu dell’Ucraina: durante la pausa pranzo un gruppo di 12 vigili del fuoco francesi appartenenti all’associazione umanitaria ‘Aaip’, vedendo la bandiera ucraina dei trentini, ha srotolato uno striscione invitando i membri della spedizione regionale ad unirsi per una foto ricordo. I pompieri provenivano dalla Corsica ed hanno fatto scalo a Lione. Consegneranno generi di prima necessità al confine tra Ungheria e Ucraina.

La foto con i vigili del fuoco dalla Corsica, che stanno portando aiuti al confine tra Ungheria e Ucraina

Il gruppo è formato da personale del Servizio prevenzione rischi, vigili del fuoco permanenti e volontari, Nuvola, volontari della Croce rossa trentina e della Croce Bianca altoatesina, e può contare sul supporto del funzionario del Dipartimento nazionale delle Protezione civile Italiana, Andrea Mazo, con compiti di collegamento con le autorità locali anche per gli aspetti di sicurezza della colonna.

Il capo del Dipartimento nazionale di protezione civile Fabrizio Curcio ha ringraziato il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti per il ruolo di coordinamento del Trentino nell’ambito della Commissione di protezione civile della Conferenza.

Sempre oggi, 21 marzo, è partito da Trento il camion solidale per l’Ucraina messo a disposizione da Fai Conftrasporto del Trentino e organizzato in collaborazione con l’associazione Rasom. Una volta a destinazione, il camion entrerà per una ventina di chilometri in territorio ucraino. L’arrivo è previsto per mercoledì. A bordo del camion vestiario, medicinali e alimentari destinati alla popolazione ucraina.

Il camion solidale organizzato dall’associazione Rasom è partito oggi, 21 marzo

“Anche questa iniziativa – ha sottolineato l’assessora provinciali alle politiche sociali Stefania Segnana, presente al momento della partenza assieme alla consigliera provinciale Vanessa Masè e ad Andrea Pellegrini, presidente di Fai Conftrasporto – conferma la grande solidarietà del Trentino verso la popolazione ucraina. In una situazione delicata come quella attuale, gli aiuti concreti sono fondamentali per alleviare il dolore e la deprivazione delle persone che soffrono a causa della guerra e per dare loro un segnale di speranza e vicinanza”.

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