Emergenza ucraina, i 1.670 km della Protezione civile trentina: l’arrivo in Moldavia è previsto per domani

L’arrivo della colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina in Moldavia è previsto per domani, 24 marzo

“La cucina mobile dei Nuvola è stata riparata. Partiamo tra 15 minuti”. Ha scritto così Giovanni Giovannini, capo missione della colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina, alle 10.09 di questa mattina (mercoledì 23 marzo). Dopo un briefing, alle 10.30 la colonna mobile si è rimessa in viaggio verso la Moldavia.

Dopo il guasto al cambio del furgone del Nucleo volontari alpini, avvenuto ieri mattina, 37 dei 43 operatori hanno raggiunto Bucovina, in Transilvania, poco dopo l’una di notte. A guidare la colonna mobile sono stati i vigili del fuoco permanenti, mentre Giovannini con 2 membri dei Nuvola e 3 persone di supporto, tra cui i tecnici dell’officina mobile, ha seguito in prima persona le operazioni di riparazione.

Il gruppo si riunirà in serata, quando raggiungere la Moldavia. Gli uomini della protezione civile trascorreranno la notte a Chișinău, la capitale, e la consegna del materiale per l’allestimento del campo di accoglienza alle autorità locali avverrà nella mattinata di domani.

A bordo degli 11 tir che, assieme ad altri mezzi, compongono la colonna mobile, vengono trasportati 17 container di materiale tecnico e uno carico di beni di prima necessità raccolti dalla Caritas e destinati alle parrocchie moldave che stanno accogliendo i profughi ucraini.

Finora gli autisti hanno “macinato” 1.670 chilometri. Secondo la tabella di marcia, la frontiera moldava sarà raggiunta nel primo pomeriggio. Un ruolo importante sarà svolto da Petru Turcanu, cittadino moldavo da 20 anni in Italia e dipendente del Servizio prevenzione rischi che segue la colonna mobile per conto dei Nuvola: Turcanu aiuterà a superare l’ostacolo della lingua. Il suo intervento è stato fondamentale anche per le comunicazioni con l’officina rumena che ha riparato l’autocarro costretto allo stop. A Chișinău incontrerà il figlio Giorgio con la nuora, che non vede di persona dall’inizio dell’emergenza Covid e riabbraccerà i tre nipoti tra i quali Arturo, nato un anno fa, che non ha mai conosciuto di persona.

Il membro più giovane della colonna mobile è Massimo Pedrini, 26 anni, vigile del fuoco volontario di Lasino e artigiano presso l’impresa edile di famiglia: “Per quale motivo ho dato la mia disponibilità a prendere parte alla missione? Avendo conseguito la patente C ed E per gli autotreni posso mettermi alla guida dei tir che trasportano i container. Ho capito che questa era una buona occasione per fare la mia parte in favore della popolazione ucraina che sta vivendo una situazione terribile”.

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