Incendio a Bondone-Baitoni, i vigili del fuoco portano avanti una bonifica punto per punto: 25 gli ettari coinvolti

Foto Federazione Corpi Vigili del Fuoco Volontari della PAT

Un intervento di bonifica punto per punto, quello portato avanti dai Vigili del Fuoco Volontari di Bondone-Baitoni per spegnere le fiamme che stanno devastando ormai da sabato 19 marzo la zona a monte del lago d’Idro, nel territorio catastale di Bondone. La località si chiama Ola, e le prime fiamme sono state segnalate alle 14 di sabato.

“Al momento la situazione sembra sotto controllo”, ci spiega Nicola Zaninelli, comandante dei Vigili del Fuoco Volontari di Bondone-Baitoni, che nella giornata di oggi, mercoledì 23 marzo, hanno mobilitato una ventina di uomini che stanno operando direttamente in bosco, nella parte più bassa, per le operazioni di bonifica, aiutati da un elicottero dei Vigili del Fuoco di Trento e da un Erickson del Corpo Forestale dello Stato. Negli scorsi giorni sono stati attivati anche dei Canadair.

“Il problema – prosegue Zaninelli – è il vento, che in alcuni giorni ha soffiato anche molto forte, rialimentando i focolai. Nel sottobosco ci sono ancora parecchie ciocche che continuano a bruciare, ma siamo speranzosi: oggi i due elicotteri stanno continuando a buttare acqua prelevata dal lago d’Idro nelle zone in cui c’è fumo”.

Foto Federazione Corpi Vigili del Fuoco Volontari della PAT

Accanto ai Vigili del Fuoco Volontari di Bondone-Baitoni, sono stati mobilitati anche i forestali della Stazione di Borgo Chiese. “La difficoltà è legata alle condizioni meteorologiche – conferma Giacomo Antolini, responsabile dell’ufficio distrettuale forestale di Tione -: il profilo del terreno è molto secco perché non piove, e il fuoco, che è sempre stato radente, ora passa nelle radici, nello stato superficiale del terreno. Può rimanere latente anche per qualche ora per poi tornare”.

Gli ettari coinvolti, secondo i calcoli della forestale, sarebbero 25. “All’inizio sembrava che fossero 40-50, ma si trattava di stime abbastanza approssimative – precisa Antolini – anche perché sia sabato pomeriggio che domenica mattina era difficile fare dei calcoli per problemi di visibilità”.

L’ufficio distrettuale forestale sta indagando sulla natura dell’incendio. “Presumiamo che sia dolosa – aggiunge il responsabile dell’ufficio – anche perché si tratta di una zona piuttosto impervia, dove non ci sono attività umane”.

Neanche la vegetazione della zona aiuta. “La specie principale – dice Antolini – è il pino silvestre e il pino nero, che sono ad alto valore di innesco di incendio. Così il sottobosco è stato danneggiato, provocando una notevole diminuzione della fertilità del terreno”.

L’evoluzione comunque, come conferma anche Antolini, è positiva. “I vigili del fuoco stanno lavorando alla rifinitura – conclude – con un intervento concentrato sui punti in cui si vede l’affiorare di ‘fumarole’. L’intervento dei mezzi aerei e degli uomini diventa fondamentale. Si tratta di una bonifica punto per punto, metro quadrato per metro quadrato, per cercare di contenere le nuove riprese di fiamma”.

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