La solidarietà della val Rendena verso l’Ucraina: partito un Tir con 27 bancali

È partito alla volta di Varsavia il Tir carico di 27 bancali che raccoglie tutta la solidarietà che la val Rendena ha saputo esprimere in un mese di raccolta di generi di prima necessità, ma anche donazioni in denaro. A coordinare le operazioni di raccolta due operatori turistici di Madonna di Campiglio, che a vario titolo hanno contatti di carattere famigliare con i paesi dell’est europeo, Ganna Vivchar, che con il marito Matteo Antionioli gestisce l’hotel Savoia a Madonna di Campiglio e Franco Luconi Bisti per 30 anni comandante dei Vigili del Fuoco Volontari della località.

Moltissime le persone e le realtà che hanno collaborato alla gara di generosità che ha coinvolto una intera comunità, come gli Scout di Pinzolo, la Protezione Civile di Pinzolo con il comandante Emmanuele Cunaccia, i punti vendita Verde e Blu della Coop della valle ed altre realtà commerciali, gli albergatori di Madonna di Campiglio, i medici di Tione, fino ai comuni della Rendena e alle associazioni.

Due bancali sono serviti soltanto per i medicinali, ma il carico trasporta anche indumenti, generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e per i bambini e gli anziani, coperte, lenzuola. Il tutto sistemato e suddiviso per categorie in modo da facilitare il lavoro di chi dovrà operare lo smistamento.

Giovedì il carico arriverà a Varsavia, viaggiando attraverso Austria e Germania, dove saranno due gli incaricati a distribuire gli aiuti: padre Viaceslav, sacerdote che si incaricherà di rifornire gli ospedali e le aree più vicino al fronte di Kiev; e Vasyl, il fratello di Ganna, che invece girerà i piccoli villaggi attorno a Leopoli, dove si sono rifugiati i civili che sono riusciti a fuggire dalle zone calde ad est del paese. Attraverso le donazioni in denaro invece padre Viaceslav potrà acquistare tutto ciò che in Italia non si trova: scarpe e caschi per i soldati, i prodotti cicatrizzanti per le ferite.

“Per tutti noi vissuti in pace è difficile capire l’inferno che sta vivendo la mia popolazione, ma devo dire che in linea di massima ho trovato tanta disponibilità e perfino iniziative personali commoventi in termini di generosità”, dichiara con un sorriso stanco Ganna Vivchar, ringraziando in primis il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini, l’assessora alle politiche sociali Laura Rossini e tutta la Giunta comunale e la comunità.

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