Ucraina, la comunità bielorussa organizza un concerto per raccogliere fondi: “La solidarietà è la nostra arma pacifica”

Venerdì 15 aprile, a Trento, un concerto a sostegno della popolazione ucraina

“Vi presenteremo i brani della protesta pacifica bielorussa, racconteremo da che parte sta il popolo bielorusso e che cosa facciamo per sostenere i nostri fratelli ucraini”. Così viene presentato il concerto che questo venerdì, 15 aprile, viene organizzato dall’Associazione Bielorussi in Italia “Supolka” a sostegno della popolazione ucraina. La presidente dell’associazione, Ekaterina Ziuziuk, ha lanciato l’iniziativa questa mattina in comune a Trento: venerdì alle 20.30, nella Sala Magna di Palazzo Geremia, ci sarà una serata di musica e informazione sulle attività che la diaspora bielorussa sta organizzando per aiutare i vicini ucraini. Anche se il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukašenko sostiene Putin e la guerra di aggressione contro l’Ucraina, infatti, la popolazione bielorussa è contraria all’invasione, come aveva già specificato Ziuziuk in occasione della prima manifestazione per la pace organizzata dal Forum per la Pace e i Diritti Umani in una delle prime manifestazioni a sostegno alla popolazione ucraina, il 26 febbraio.

Il concerto, infatti, è a ingresso libero ma l’Associazione Bielorussi in Italia “Supolka” chiede di aderire alla raccolta fondi lanciata per aiutare gli Ucraini, investendo in particolare in venti dispositivi di trattamento ipobarico delle ferite per gli ospedali di Kyiv, Lviv e Volnovakha. La raccolta si chiama “Facciamo guarire le ferite dell’Ucraina”: finora sono stati raggiunti 8.283 euro su 39 430 euro. “Sono quattro dispositivi di trattamento ipobarico delle ferite che invieremo agli ospedali ucraini”, fa sapere la presidente Ziuziuk sui social. “Mancano 2 settimane per raccogliere i fondi per altri 16 kit (i dispositivi e i consumabili per circa sei mesi di terapia)”.

L’Associazione Bielorussi in Italia ha scelto di investire sui dispositivi di trattamento ipobarico della ferita (NPWT) perché “in questo momento in Ucraina centinaia di persone stanno soffrendo per ferite d’arma da fuoco e altre ferite tipiche della guerra. Ferite difficili da guarire che possono portare a infezioni, sepsi e amputazioni“. “Non abbiamo una bacchetta magica per fermare la guerra subito – le parole di Ekaterina Ziuziuk nel presentare la raccolta fondi -: la solidarietà è la nostra arma pacifica che guarisce le ferite invece di fare male”.

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