Uno snodo di percorsi ciclabili e pedonali e un punto di interscambio modale: il progetto di riqualificazione dell’ex Sit

Venti milioni di euro per il progetto hub di interscambio di modalità all’ex Sit di Trento

L’ex Sit avrà un ruolo di snodo di percorsi ciclabili e pedonali, esistenti e in fase di progettazione, ma sarà anche un punto di interscambio modale, di connessione tra reti di mobilità e tra luoghi della città e di occasione del recupero del rapporto città-fiume.

Questo è uno degli elementi principali del “Metaprogetto”, lo strumento metodologico impostato per affrontare il processo di riqualificazione e rigenerazione della città di Trento coerentemente con i principi della transizione ecologica. Cruciale sarà quindi il potenziamento e l’estensione del centro intermodale principale della città, la zona delle stazioni, sull’area ex Sit.

“Lo scorso gennaio, quando ne avevo annunciato con troppo anticipo la futura realizzazione, il progetto era stato giudicato ammissibile dal Ministero dell’Interno ma per esaurimento dei fondi l’opera non era stata ancora finanziata – ha spiegato il sindaco di Trento Franco Ianeselli tramite un post sui social -. Ora i fondi sono stati stanziati e possiamo proprio esserne soddisfatti: si tratta di 20 milioni di euro per un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana, che prevede il potenziamento e l’estensione del centro intermodale principale della città sull’area ex Sit”.

Il progetto consiste nella ricollocazione della stazione delle autocorriere, nella valorizzazione della rete ciclabile cittadina, nella realizzazione di un parcheggio pertinenziale, di un nuovo spazio verde, di una fermata del tram e di un punto informazioni. Saranno realizzati anche un deposito biciclette, servizi per la mobilità (biglietti, prenotazioni, assistenza biciclette, noleggio biciclette, micromobilità elettrica, ricarica veicoli elettrici), un percorso di collegamento con la stazione dei treni sia in superficie sia in interrato, degli esercizi pubblici per valorizzare il nuovo affaccio sul fiume e garantire il presidio della zona e bonifica dei suoli.

Il progetto permetterebbe anche di avvicinare la città e il fiume, sanando uno “storico distacco”: “Ultimo ma non per importanza – ha aggiunto infatti Ianeselli nel post – l’ex Sit si trova vicino al fiume Adige, una posizione determinante per poter sanare almeno in parte lo storico distacco del 1858 e recuperare il rapporto della città con il suo fiume”.

I diversi orizzonti temporali

L’ex SIT è una delle aree che saranno coinvolte dagli effetti del “Progetto integrato”, cioè dell’interramento del tratto cittadino della ferrovia: l’intervento che si sta sviluppando su questa zona, quindi, deve considerare orizzonti temporali differenti. Si possono definire tre scenari dei quali i primi due sviluppano il progetto nella prospettiva di perseguire lo scenario ultimo che contempla l’interramento della ferrovia mantenendo comunque funzionalità autonoma.

L’iter del finanziamento

Nel giugno 2021 il Comune di Trento ha trasmesso al Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno una domanda di finanziamento a valere sul DPCM del 21/1/2021 recante “Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”.

Il finanziamento richiesto, dell’importo di 20 milioni di euro, riguarda un intervento di rigenerazione urbana dell’area ex Sit finalizzata alla realizzazione di un Hub di interscambio della mobilità.

Il decreto prevedeva che l’attribuzione del finanziamento venisse effettuata sulla base di una graduatoria basata sul valore dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM).

In base a tale criterio la domanda del Comune è stata giudicata ammissibile al finanziamento con Decreto 30/12/2021 ma, per esaurimento dei fondi stanziati, allora non era stata finanziata.

Con Decreto 04/04/2022 sono stati finanziati tutti i progetti ammessi con il precedente decreto, tra i quali anche il progetto del Comune per un importo di 20 milioni. Il decreto di finanziamento prevede l’impegno da parte del Comune ad ultimare l’opera entro il 31 marzo 2026.

Le collaborazioni

La costruzione della “vision” della trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie liberate a seguito della realizzazione del progetto dell’interramento della ferrovia esistente, per il tratto che attraversa il centro urbano, si sta realizzando anche in collaborazione con FS Sistemi Urbani s.r.l., società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che ha il compito di valorizzare il patrimonio del Gruppo non funzionale all’esercizio ferroviario. Tale collaborazione deriva dai protocolli sottoscritti da Comune di Trento, PAT e RFI del 2018 e 2019, relativi all’attuazione del “Progetto integrato”, in cui era prevista anche l’elaborazione delle linee guida per lo sviluppo di un piano di assetto complessivo del territorio interessato dalla progettazione ferroviaria.

Nell’ottica del percorso di costruzione degli scenari di cambiamento e rigenerazione della città, si prevede inoltre di avvalersi della collaborazione di professionalità specializzate nei percorsi partecipativi. Data la trasversalità dei temi affrontati, questa collaborazione è stata impostata assieme al Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili e all’Ufficio Comunicazione del Comune.

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