Spini di Gardolo, alla Casa circondariale 8 agenti in più: ne mancano però 74

Alla Casa circondariale di Spini di Gardolo saranno assegnati 8 agenti, di cui 3 uomini e 5 donne. Durante un incontro tra la provveditora regionale dell’amministrazione penitenziaria Triveneto Maria Milano, Giovanni Virruso per Fp Cgil e il delegato del Carcere di Spini Gioacchino Ernandes hanno ribadito la carenza di personale, una delle criticità più gravi della struttura.

Sono infatti 145 le unità in servizio, ma la pianta organica ne prevede 227: mancano quindi 82 agenti. A Spini di Gardolo arriveranno 8 unità di polizia penitenziaria tra le 56 assunte in tutto il Provveditorato del Triveneto, che fanno parte a loro volta delle 1.638 persone assunte. Una volta entrati in servizio gli 8 colleghi a Trento, dunque, mancheranno ancora 74 agenti.

“Serve dare seguito alla mobilità degli addetti, in uscita e in entrata – sottolinea Fp Cgil -, nel mese di settembre, per garantire una maggiore tutela dei lavoratori, in vista del piano ferie estivo”. Fp Cgil chiede così che vengano messe a disposizione ulteriori risorse umane, e lo ha fatto anche in occasione della convocazione dei sindacati nazionali con la Direzione generale del personale di ieri, 12 aprile, a Roma.

E’ emerso anche il tema dei detenuti con problemi psichiatrici: in tutto il Trentino Alto Adige ve ne sono 41. Dal 2008 però le competenze in materia sono state trasferite dal Ministero della Giustizia al Sistema Sanitario Nazionale, oltre alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari avvenuta nel 2015.

Questo ha creato problemi: i malati in carcere non ricevono cure adeguate, vivono in reparti comuni con gli altri reclusi, e quindi creano problemi di carattere gestionale e organizzativo con continue aggressioni al personale, distruzione quotidiana di stanze e suppellettili.

Nel Carcere di Trento, ad oggi, sono presenti 287 uomini tra comuni protetti, 37 donne al femminile, per un totale di 324 ristretti: nonostante fosse stato sottoscritto un accordo Stato Provincia per una capienza massima di 240 ristretti, il Dap non ha mai rispettato l’accordo. Nei 287 sono compresi 15 malati psichiatrici e 5 sono in fase di studio.

La provveditora Milano, che si è confrontata coi sindacati da remoto, ha anticipato che a breve si recherà a Spini di Gardolo per comprendere meglio tutte le problematiche enunciate dalla Cgil. Nel frattempo anche la politica si muove su un tema molto delicato. Di recente vi è stata la visita presso l’istituto penitenziario dell’onorevole Rossini, mentre la ministra Cartabia verrà in visita il 21 aprile su invito del presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.

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