A Maurizio Giarolli e Manuel Bontempelli il Chiodo d’Oro Sosat 2022

Sono Maurizio Giarolli, quale alpinista veterano e Manuel Bontempelli, quale alpinista giovane, i due alpinisti che riceveranno l’ambito “Chiodo d’Oro Sosat 2022“, riconoscimento che dal 2006 , va a coloro che con il loro modo di scalare e vivere la montagna interpretano al meglio i valori della Sezione Operaia Società Alpinistica Tridentina.

Il Chiodo d’Oro sarà consegnato in occasione di Cordate nel Futuro, l’incontro fra gli alpinisti delle diverse generazioni, che si svolgerà nella sede della Sosat giovedì 5 maggio alle ore 17.00 nella sede della Sosat in Via Malpaga 17 a Trento. «Cordate nel futuro, quest’anno è al suo 25° anno. L’iniziativa nata in seno alla Sosat, in collaborazione con il Trento Filmfestival – dice il presidente della Sosat Luciano Ferrari – è  un incontro fra gli alpinisti delle diverse generazioni, presenti al Trento Filmfestival. Un momento di confronto e dialogo, questo stare insieme nella nostra sede, come punto di sintesi di un alpinismo che si rifà alla tradizione, ma anche alla sua evoluzione, nel rispetto dei valori imprescindibili quali la frequentazione della montagna in amicizia, con spirito di solidarietà e nel rispetto e aggiungo difesa dell’ambiente montano. Quest’anno abbiamo premiato due alpinisti della Val di Sole, un’area con grandi alpinisti, che meritava le nostre attenzioni. Ricordo che la Sosat lo scorso anno ha festeggiato il suo centenario e il Chiodo d’Oro, in questo 2022, che festeggia il 70° del Trento Filmfestival della Montagna è giunto alla sua 17° edizione».

Queste le motivazioni della giuria che ha assegnato il Chiodo d’Oro 2022, a Maurizio Giarolli, quale alpinista veterano”: “Un modo di vivere l’alpinismo con equilibrio interiore, autore di imprese di assoluto valore, narrate con modestia e umiltà, interpretando le scalate alle vette con leggerezza e ritagliandosi un ruolo che lo ha fatto diventare punto di riferimento per il mondo della montagna, dilettantistico e professionistico. Ha interpretato l’alpinismo a 360° compiendo imprese sportive testimoniate dai record, quali quelle del chilometro lanciato”; e a Manuel Bontempelli, quale alpinista giovane: “Il suo approccio all’alpinismo è stato graduale, partendo dall’escursionismo con la famiglia sulle vette della sua Val di Sole, fino ad arrivare alle scalate sulle verticalità del Gruppo Brenta, per poi ampliare lo sguardo alle Alpi. Ha poi trasformato questa passione in professione, è guida alpina e maestro di sci, rimanendo legato al fascino delle montagne del Trentino esplorando nuovi limiti”.

Maurizio Giarolli è nato a Cles nel 1958, residente a Presson, in Val di Sole. Maurizio è una guida alpina, istruttore nazionale delle guide alpine, direttore dei corsi che abilitano a questa professione in Trentino. E’ inoltre maestro di sci e direttore della scuola Sci AEvolution di Folgarida. In ambito sciistico ha fatto parte della nazionale italiana di KL (Kilometro lanciato con un suo personale di velocità di 230.621 km/h). Numerose discese di sci estremo tra le quali: Canalone neri alla Cima Tosa, Parete Nord Cima Presanella, Via Faustinelli Cima Presanella. Il suo curriculum di scalate spazia delle montagne di casa:  nel Gruppo Brenta e Adamello Presanella, alle scalate sulle Alpi quali Pilier d’Angle, Grandes Jorasses per lo Sperone Walker, Cervino, per la parete est, alle spedizioni in Patagonia, al Cerro Torre e alle Torri del Paine in Cile, all’isola di Baffin in Canada, al Baghirati in India, al Makalu in Nepal, al Mckinley in Alaska. Numerose le salite invernali di Giarolli, tra le quali la Via Livanos al Crozzon di Brenta, il Diedro Armani alle Cime di Campiglio e la prima salita Invernale al Cerro Torre, effettuata nel 1985 con Ermanno Salvaterra, Paolo Caruso e Andrea Sarchi. In questi anni si dedica con entusiasmo alla sua nuova attività di accompagnamento in scalate e barca a vela in Croazia. Un interprete della montagna che ha saputo vivere con grande equilibrio che lo fa essere apprezzato e stimato da tutti per il suo stile di alpinista e di vita.

Manuel Bontempelli è nato a Cles nel 1987 e vive a Pellizzano, in Val di Sole. E’ uno sportivo, avendo  per molti anni gareggiato nello sci alpino con il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle nei circuiti di Coppa Italia e Coppa Europa. L’inizio delle scalate ha un mentore, l’amico Silvestro Franchini (Chiodo d’Oro Sosat con il fratello Thomas nel 2016), che lo ha avvicinato a 18 anni alle scalate. A 21 anni l’addio all’agonismo e nella sua vita la montagna, grande passione è diventata anche una professione, quella di guida alpina e maestro di sci. Manuel è un’alpinista classico e sportivo allo stesso tempo, che ricerca estetica, avventura ed il limite nel suo andar per monti. Ammira la visione romantica della cordata roveretana formata da Paolo Leoni, Graziano Maffei detto Feo e Mariano Frizzera, (quest’ultimo Chiodo d’Oro Sosat 2010) gente normale che dopo il lavoro andavano in montagna per se stessi senza dover dimostrare niente a nessuno. Numerose le vie d’arrampicata estreme aperte Manuel e quelle liberate, che un tempo venivano salite in artificiale. Insomma un interprete dell’alpinismo trentino moderno, con la consapevolezza, del valore del passato, dove stanno le sue radici.

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Orgogliosi di nostro nipote MANUEL. Personaggio serio, ligio al dovere e alle sue montagne.

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Fieri e orgogliosi di nostro nipote MANUEL auguriamo lunga carriera di guida alpina e scalatore serio e impegnato.

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