Al Trento Film Festival “Una città di carta”, tra sogno e distanza la storia degli emigrati dal Tesino a San Pietroburgo

Sarà presentato in anteprima al Trento Film Festival martedì 3 maggio alle 16.30 e mercoledì 4 maggio alle 14.30 “Una città di carta“, il film di Guido Laino che, a partire dall’epopea dei venditori ambulanti di stampe d’arte partiti dal Tesino e arrivati in tutto il mondo, si interroga sulla distanza, di tempo e di spazio, e su come memoria, immaginazione e sogno provino a colmarla.

Luogo d’elezione di questa ricerca è San Pietroburgo, una città che è allo stesso tempo particolarmente significativa per la storia dei venditori tesini e una incarnazione simbolica perfetta della città utopica che ogni migrante spera di raggiungere e dove sogna di prosperare.

Il film, girato fra il 2018 e il 2021 a San Pietroburgo e in Tesino parte infatti dall’attività di vendita ambulante di stampe tipica della piccola comunità del Tesino che ebbe una clamorosa fortuna tra la fine del ‘600 e inizio ‘900. Fra tutte le città in cui i tesini si siano stabiliti, San Pietroburgo è la più adatta a rappresentare la destinazione utopica di ogni emigrante. Ma che cosa resta di quella città di carta, fatta di utopia memoria e sogno?

Scrittura e regia sono di Guido Laino, nato a Napoli ma arrivato a Trento da bambino, dove è attivo a 360 gradi in ambito artistico e culturale. Nel 2006 fonda il Funambolo, con cui si occupa di cultura, scrittura, teatro e cinema. Nel 2007 ha ideato, e da allora dirige, il Festival CinemaZERO di Trento. La colonna sonora originale è opera di Marco Parente, affermato musicista italiano.

 

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