La ministra Bonetti al Festival dell’Economia su lavoro femminile e sostegno alla natalità: in arrivo 5 miliardi per gli asili nido

La ministra Bonetti al Festival dell’Economia per parlare di lavoro femminile e sostegno alla natalità

“Le donne, non avendo supporti adeguati, sono state costrette a scegliere se essere madri o intraprendere una carriera: si è tolta loro la possibilità di investire in una progettualità di vita”. Un tema purtroppo sempre attuale quello affrontato alla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, oggi (venerdì 3 giugno) a Trento per il Festival dell’Economia.

La difficile conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa è un “punto cruciale” tra le sfide che l’Italia deve affrontare. “C’è urgenza di ridisegnare lo sviluppo con riforme che investano sul lavoro femminile e il sostegno alla natalità”, ha insistito Bonetti, che ha dialogato con Amy Kazmin, giornalista del Financial Times.

Il nostro Paese si trova oggi all’ultimo posto in Europa per il tasso di occupazione femminile e possiede un basso tasso di fertilità: una contraddizione che ha stimolato le domande di Kasmin.

“La chiave di volta – ha sottolineato Bonetti – è la valorizzazione del ruolo sociale della donna e della sua presenza nel mondo del lavoro”. Ma il ruolo femminile nell’ambito comunitario, secondo la ministra, non deve essere in contrasto con la scelta di maternità. A questo contribuiscono la visione culturale di un modello di famiglia dove uomo e donna partecipano in uguale misura ai carichi familiari e il supporto di politiche che trovino le condizioni per prospettive di uno sviluppo economico innovativo.

Il Family Act ha voluto cambiare l’approccio tradizionale delle politiche del passato, con l’intento di risolvere le criticità sistemiche. “Come tutte le riforme – ha spiegato ancora Bonetti – necessita di investimenti e di stabilità temporale nel medio e lungo termine, ma il ruolo è quello di ‘attivatore di energie’, di competenze e di progetti di vita”.

La norma punta, oltre che sulle donne, alla valorizzazione delle nuove generazioni come elemento di futuro e di investimento del Paese. Casa, lavoro e formazione sono i punti chiave della riforma che guarda ai giovani.

5 miliardi per asili nido e un nuovo bando da 50 milioni di euro dedicato alle imprese per favorire il rientro al lavoro delle madri e il sostegno delle donne nella continuità della carriera: queste le misure annunciate da Bonetti.

“Il nostro sistema finora rendeva conveniente per una donna stare fuori dal mercato del lavoro – ha detto in conclusione – ma il compito delle politiche pubbliche che vogliono lasciare il segno è ricomporre nuove visioni, per attivare un processo che rinnovi l’agire del Paese: supportare il settore privato significa farsi carico di una responsabilità diffusa”.

La ministra ha anche rivolto un appello a tutte le donne, in particolare a quelle più giovani: “Non cedere alla tentazione di adeguarsi ai modelli di vita che altri ci impongono e far sì che i sogni possano trovare concretezza, per essere trasformati in progetti di vita. Abbiamo bisogno di grandi sogni, purché non siano individuali, ma parte di un progetto collettivo. Nessuna donna – ha aggiunto infine Bonetti – deve porsi la domanda se è possibile avere un figlio in alternativa alla carriera: si tratta di una libertà di scelta, ma anche di un’opportunità di crescita democratica per il nostro Paese”.

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