In Val Genova la nuova Stazione per la fecondazione delle api regine

È stata realizzata in val Genova, in località Iscla, in territorio del comune di Strembo, la Stazione per la fecondazione delle api regine dell’Associazione Apicoltori Ral Rendena, una struttura che sarà a disposizione degli apicoltori trentini, previa sottoscrizione di un apposito disciplinare e assumendosi ogni onere correlato, per il miglioramento genetico delle api regine e quindi delle colonie allevate nei propri alveari.

La realtà, che non ha eguali in Trentino, si trova in una zona isolata, priva di insediamenti abitativi stabili ma percorsa per tutta la sua lunghezza da una comoda strada, e quindi facilmente accessibile a chi la utilizzerà, ed è stata inaugurata ieri, domenica 5 giugno alla presenza di tanti attori, protagonisti e sostenitori di questa nuova iniziativa, fra cui: il presidente dell’Associazione apicoltori Val Rendena Elvio Masé, del presidente della FAAT-Federazione Associazione Apicoltori Trentini, Romano Nesler, dell’assessore alle Foreste del Comune di Strembo Ruggero Righi, del presidente dell’Azienda di Promozione Turistica Madonna di Campiglio Tullio Serafini, del deputato Diego Binelli, della consigliera Vanessa Masè, del presidente dell’Associazione apicoltori Val di Sole Francesco Moratti e del presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Walter Ferrazza.

L’obiettivo fondamentale di una struttura di questo tipo – come illustrato dai partecipanti all’inaugurazione – è creare una colonia di api dalle caratteristiche genetiche ben definite. Per farlo, bisogna far sì che le api regine vergini vengano fecondate da fuchi con un corredo genetico noto all’allevatore, selezionato in base ad alcune caratteristiche specifiche: docilità, resistenza, abilità e così via.

La stazione della Val Genova si compone di due aree distinte. In una vengono collocate le apidee, ovvero le arniette contenenti un’ape regina vergine e le api operaie che l’assistono e la nutrono. Nell’altra area ci sono i fuchi, che hanno tutti, appunto, la stessa linea genetica. Gli apicoltori portano alla Stazione le loro apidee, che vengono posizionate a un centinaio di metri dalle arnie con i fuchi selezionati. L’apicoltore dovrà garantire naturalmente che nelle sue arniette non vi sia alcun fuco. Una Stazione così permette anche agli apicoltori di selezionare api adatte al territorio e al clima, evitando che gli apicoltori siano costretti a fare arrivare api regine da regioni lontane. La razza locale allevata in Trentino e in questa parte dell’arco alpino è detta “razza carnica”. Sarà un Comitato tecnico composto dal Direttivo dell’Associazione Apicoltori Val Rendena e da tre rappresentanti della FAAT, a sovrintendere alla gestione della Stazione, e a individuare i periodi idonei alla fecondazione all’interno della stazione, la scelta della linea maschile (fuchi), la decisione su qualsivoglia attività volta al miglioramento dell’apiario di fecondazione.

La fase della fecondazione dura 15 giorni; quindi l’ape regina può essere riportata “a casa”. Quando l’ape regina si alza in volo i fuchi la inseguono. Gli esemplari più forti la raggiungono e la fecondano. Una regina fecondata può deporre fino a 2000 uova al giorno per mediamente 3-4 anni, per un ciclo annuale che va dalla primavera all’autunno (durante l’inverno la deposizione si blocca).

Le api sono importantissime per l’ecosistema. Basti pensare che il 70-80% delle specie vegetali che necessitano di impollinazione prosperano grazie agli insetti apoidei. Va da sé che anche l’alimentazione degli uomini e degli animali dipende dalla loro infaticabile attività di impollinazione. Per dare alcune cifre, ben note agli esperti: una colonia di ape mellifera può presentare anche 100-200mila bottinatrici (le cosiddette “api operaie”), capaci di impollinare miliardi di fiori, e una singola ape può visitare fino a 3-5.000 fiori al giorno. Comprensibile e giustificato è quindi l’orgoglio con cui è stata inaugurata oggi dai suoi ideatori la Stazione per la fecondazione delle api regine dell’Associazione apicoltori Val Rendena.

 

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