La Sat di Trento compie 75 anni: oggi come allora, la montagna si gode in compagnia

Si partiva all’alba, mai dopo le 5. Appuntamento in piazza Duomo, dopo aver assistito alla Messa, pantaloni alla zuava, camicie di flanella e maglioni di lana, armati di piccozze e moschettoni. Si arrivava a destinazione a bordo di un camion, in media una trentina di gitanti. Settantacinque anni dopo, i soci della sezione Sat di Trento viaggiano in pullman, vestiti con pile e giacche a vento super tecniche, ciaspole e bastoncini. Ma quello che non è cambiato, da quel lontano 1947, è la stessa voglia di ripartenza che ha caratterizzato l’immediato dopoguerra e che sta segnando l’anno corrente, dopo le restrizioni per l’emergenza sanitaria.

Quest’anno si è quasi tornati alla partecipazione massiccia che si era registrata negli anni pre pandemia (in media gli iscritti erano un centinaio e servivano due pullman), assistendo ad un rinnovato entusiasmo per le escursioni. Sono infatti circa 1.300 le presenze complessive registrate ad oggi nelle 34 uscite, con una media di quasi 40 presenze a gita e con alcune che hanno richiesto ancora l’utilizzo di un secondo pullman. “Molte le attività nelle quali è impegnata la sezione – sottolinea Ugo Scorza a nome del direttivo della sezione cittadina – tra queste l’apertura della sede e la manutenzione dei sentieri, con il fortunato coinvolgimento anche di alcuni giovani; poi le sempre seguite serate culturali e le attività di informazione e formazione rivolte ai soci; quindi l’alpinismo giovanile, che costituisce il futuro dell’associazione, e che vede quest’anno l’organizzazione di un partecipato campeggio in Val Campelle preceduto da alcune uscite locali di affiatamento; e, cuore del nostro scopo sociale, la programmazione e lo svolgimento delle uscite escursionistiche e botaniche”.

Perché è proprio l’attività escursionistica l’espressione più visibile della sezione, nata nel dopoguerra, allora con l’obiettivo di avvicinare la montagna anche alle classi meno abbienti, che avrebbero avuto difficoltà a raggiungere le mete che di volta in volta si proponevano e che andavano dalle cime più vicine a casa, come la Panarotta o il Monte Bondone fino al Brenta, la Marmolada, il Catinaccio. Oggi queste mete sono alla portata di tutti, ma resta la voglia di godere della bellezza della montagna, in compagnia. Nel tempo invece l’attività escursionistica si è trasformata, conciliando l’obiettivo della conquista della vetta e della prestazione “muscolare” con la funzione sociale: la montagna come dimensione “altra”, in contrapposizione ad un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento per riaffermare i valori della solidarietà, della lentezza, del rispetto per gli uomini e per l’ambiente.

I 75 anni di vita della sezione Sat di Trento che rappresenta la parte più numerosa della Società Alpinistica Tridentina (gli iscritti della sezione – che comprende anche lo Sci Club e il gruppo di Piedicastello – sono infatti 2.600, circa il 10% del totale provinciale), saranno ricordati nel corso dell’assemblea dei soci, che si terrà il 9 giugno alle 18 alla sala Filarmonica di Trento, con la premiazione dei soci benemeriti e con l’ormai tradizionale concerto del coro della SAT. “Occasioni uniche per fare il punto della vita sezionale e per ritrovarsi – conclude Ugo Scorza – perché un sodalizio trova significato nelle sue occasioni sociali”. Non sono previsti eventi per la celebrazione dell’anniversario, ma il modo migliore per sottolineare la ricorrenza è proprio costituito dalla ripresa piena dell’attività della sezione cittadina.

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