L’ultimo saluto a Daniele Giovannini, morto a 35 anni per una leucemia: “Una persona speciale”

L’ultimo saluto a Daniele Giovannini a Rizzolaga di Piné giovedì 9 giugno

La chiesa di Rizzolaga di Piné era piena di persone che questo pomeriggio hanno voluto dare l’ultimo saluto a Daniele Giovannini, 35 anni, morto all’ospedale San Maurizio di Bolzano lunedì 6 giugno per una leucemia con la quale conviveva da quasi tre anni.

Daniele era volontario nei vigili del fuoco di Baselga di Piné. Fuori dalla chiesa erano presenti diversi appartenenti al corpo. “In quest’ultimo periodo – ha detto uno di loro a fine messa – ognuno di noi ha cercato di esserti vicino, trovandoti sempre ottimista, coraggioso e sorridente. Negli anni di servizio abbiamo passato tanti momenti assieme, a volte faticosi, ma spesso spensierati. Lì abbiamo potuto conoscere la tua professionalità e il tuo grande senso di responsabilità, oltre che l’attenzione per i valori che caratterizzano il volontariato dei vigili del fuoco. Ciao Daniele, e grazie per essere stato uno di noi”.

Daniele Giovannini è morto ieri a 35 anni per una leucemia con la quale conviveva da anni

Un’altra grande passione di Daniele era il canto. Ai funerali c’era anche il Coro Abete Rosso, al quale apparteneva. “Ricordiamo la sera in cui, durante le prove, ti abbiamo dedicato a distanza una delle tue canzoni preferite”, ha detto un corista. “Ogni volta che il coro si ritroverà, un pensiero andrà a te. Ancora ciao, Daniele, dai tuoi amici del Coro Abete Rosso”.

La messa è stata celebrata dal parroco don Stefano Volani. “La vita – ha affermato – dice molto di più delle parole. L’attenzione verso gli altri, la disponibilità nei vigili del fuoco e il coraggio di combattere contro la malattia ci parlano di Daniele. Dove lo incontriamo adesso? La risposta della fede è che c’è un legame che rimane tra la comunità della Terra e quella del cielo: Daniele rimane presente per i suoi familiari, i suoi amici e per ciascuno di noi. Preghiamo perché questa buona testimonianza di vita accada anche in noi. Non dimentichiamola”.

“La grandezza dell’esistenza non la misuriamo nella durata”, ha aggiunto lo zio di Daniele, Piergiorgio Bortolotti, ex direttore del Punto d’Incontro di Trento. “Il vivere il quotidiano con gioia, speranza e fiducia ha fatto di te una persona speciale. Eri un capolavoro di Dio in divenire. Dobbiamo ringraziare i tuoi familiari – la mamma Lorenza, il papà Michele e la fortissima sorella Alice -, il personale medico e i tuoi anonimi donatori di midollo osseo. Grazie anche ai tanti e alle tante che in questi giorni ci hanno espresso un sentimento di vicinanza e affetto. E poi grazie a te, Daniele, che hai vissuto la malattia con speranza e coraggio, segno di un animo buono”.

A fine messa, il Coro Abete Rosso ha intonato la canzone “Signore delle cime” per dare l’ultimo saluto a Daniele. Le offerte raccolte andranno ad Admo, l’associazione dei donatori di midollo osseo.

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