A ottobre arriva il Festival del TrentoDoc

A Trento dal 7 al 9 ottobre ci sarà il Festival del TrentoDoc. Foto di Daniele Panato

Un prodotto che rappresenta il territorio, 64 case spumantistiche accomunate dalla ricerca dell’eccellenza e 220 etichette: con queste premesse è stato presentato il Festival del TrentoDoc, un appuntamento che animerà Trento e il Trentino dal 7 al 9 ottobre.

“Il Festival è stato pensato anche come evento che si inserisce nella filiera di valorizzazione dell’enoturismo – ha spiegato l’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli a Palazzo Roccabruna martedì 21 giugno – e di rafforzamento della relazione tra i settori dell’agricoltura e del turismo e di quella tra agricoltura e paesaggio; temi su cui la Provincia sta lavorando”.

L’assessora ha ricordato come un esempio positivo la presentazione del bilancio di sostenibilità del Consorzio Vini del Trentino: sostenibilità e qualità sono valori fondamentali del Festival, che ha voluto coinvolgere le aziende del territorio. “Sarà un Festival ragionato – ha concluso Zanotelli – che offrirà anche l’opportunità di un confronto sulle politiche da mettere in campo per il settore”.

Ha usato il binomio tra natura e cultura, e quello tra qualità e sostenibilità, il sindaco di Trento Franco Ianeselli per descrivere il Festival del TrentoDoc.

Il Festival, ha spiegato Enrico Zanoni, presidente dell’Istituto TrentoDoc, è una tappa di un percorso che parte da lontano, da un’intuizione avuta dal giovane enologo Giulio Ferrari nei primi del Novecento.

La presentazione del Festival del TrentoDoc a Palazzo Roccabruna martedì 21 giugno. Foto di Daniele Panato

Zanoni ha ricordato anche altre date. Tra queste il 1984 con la fondazione dell’Istituto TrentoDoc e il 2007 con la creazione del marchio. Un percorso che, ha detto, ha fatto crescere molto il nome del prodotto.

L’amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini ha spiegato i quattro concetti chiave del Festival: territorio, prodotto, racconto ed esperienza. Per il programma dettagliato bisognerà invece attendere settembre.

“L’evento – ha aggiunto Rossini – è pensato per un pubblico raffinato. Un festival pensato non per grandi numeri ma per piccoli ed esclusivi appuntamenti adatti ad approfondire i temi, gustare un prodotto unico ed originale, godere di momenti di approfondimento culturale in cui rigore e leggerezza trovino adeguata ospitalità”.

In programma ci saranno incontri, cooking show, degustazioni, appuntamenti in città, nelle sale dei palazzi storici, nei cortili, in luoghi inaspettati ma anche con il coinvolgimento dei ristoranti, delle enoteche, dei bar e dei negozi, e inoltre anche i percorsi del TrentoDoc, tra storia e paesaggi alla scoperta dei grandi produttori.

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