I laghi di Molveno, Fiè e Monticolo entrano nella “Guida Blu” di Legambiente

Il lago di Molveno entra nella “Guida Blu” di Legambiente

Tempo di scegliere la meta di una vacanza e una gita estiva, e il laghi di Molveno, Fiè e Monticolo entrano nella “Guida Blu” di Legambiente, dove il Trentino Alto Adige risulta pluripremiato per il turismo lacustre.

La guida è stata presentata oggi, venerdì 24 giugno, presso il centro Congressi Paradiso di Anacapri, sull’isola di Capri. “Il mare più bello”, la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, da oltre vent’anni offre una panoramica annuale sui comprensori balneari più belli e sostenibili della Penisola, capaci di offrire una vacanza a Cinque Vele.

La guida racconta nel dettaglio 45 tra le più belle località balneari della penisola, selezionate tra ben 98 comprensori turistici sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità, integrati con le valutazioni espresse dai Circoli locali.

Occupa il primo posto della classifica la Sardegna, con ben 6 comprensori turistici a Cinque Vele, e seguono Toscana e Puglia – 3 comprensori ciascuna – e poi ancora Sicilia e Campania – 2 a testa – e Basilicata e Liguria (1 a testa).

Il Trentino Alto Adige riceve il maggior numero di riconoscimenti per il turismo lacustre, con ben 3 laghi su 3 a Cinque Vele. È seguito da Lombardia, Piemonte e Toscana. A conquistare la classifica è però un lago Veneto, quello del Mis.

“La nuova edizione della nostra guida — ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente— racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria del mondo balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali. Le località a Cinque Vele che premiamo oggi rappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile, puntando sull’ambiente e sull’inclusività. Una vacanza nuova rispetto a quella di vent’anni fa, più consapevole, fatta di esperienze all’aria aperta, escursioni in bicicletta o trekking, di visite ai borghi storici e ricercati momenti di benessere.”

Ad essere premiati in Sardegna sono stati quest’anno ben sei comprensori: dalle terre della Baronia di Posada alla Gallura costiera, dal comprensorio di Baunei al litorale di Chia, dal Golfo di Oristano con la Penisola del Sinis e l’isola di Maldiventre al litorale della Planargia sulla costa occidentale.

In Toscana le Cinque Vele sventolano quest’anno sui comuni dei comprensori della Maremma, della Costa d’Argento e dell’Isola del Giglio e sull’Isola di Capraia. In Puglia in vetta alla classifica figurano le isole Tremiti, il comprensorio dell’Alto Salento ionico e quello dell’Alto Salento Adriatico.

Cinque Vele anche in Sicilia con le isole di Pantelleria e di Salina, in Campania con i comprensori del Cilento antico e della Costa del Mito, in Liguria con i Comuni delle Cinque Terre. Una bandiera a Cinque Vele anche per la Basilicata con la Costa di Maratea.

Vacanza a Cinque Vele anche per gli amanti del turismo lacustre: premiati i laghi di Molveno, Fiè e Monticolo in Trentino-Alto Adige, il lago dell’Accesa in Toscana, il lago di Avigliana Grande in Piemonte; in Veneto il lago del Mis (al primo posto) e in Lombardia il comprensorio di Comuni della riva Occidentale del Lago di Garda.

“Bastano ventidue anni per definire storica e di successo un’iniziativa editoriale? Certamente sì – ha affermato Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano – e anche per questo licenziamo con piacere questa nuova edizione della guida Il mare più bello, nata insieme al millennio che stiamo vivendo. Per mappare le quasi cento zone balneari esaminate nella guida, 45 delle quali poi descritte in dettaglio, e per classificarle in base all’attribuzione delle Vele, oltre alla fondamentale valutazione dello stato delle acque, dei fondali e delle spiagge concorrono al giudizio vari altri indicatori di qualità ambientale e di accoglienza turistica, dall’integrità del paesaggio all’efficienza nella gestione dei rifiuti, dal peso dei consumi energetici agli standard di accessibilità dei luoghi, dal livello dei servizi ricettivi e di mobilità alla cura dei beni storici e artistici del territorio, all’attenzione con cui se ne promuovono tipicità produttive, artigianali, alimentari. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccellenze dei mari e dei laghi italiani e uno stimolo a riflettere sulla straordinaria ricchezza del patrimonio naturalistico e ambientale italiano, sul piacere di conoscerlo e sulla necessità di conservarlo.”

Nella guida non mancano zone di consolidata tradizione balneare, anche se l’obiettivo è quello di valorizzare quelle meno note e perciò più incontaminate: con i suoi circa 7500 km di coste il nostro Paese offre ancora spiagge deserte, paesi e borghi lontani dalle folle ferragostane, feste e tradizioni ancora vive, cucina ed esperienze di ospitalità genuine e a prezzi modici. Attenzione specifica viene data alla segnalazione delle attività ecologiche e sostenibili, come escursioni in bicicletta, percorsi in canoa, immersioni, trekking tra boschi e sentieri, alla scoperta anche delle Bandiere arancioni del Tci, località dell’entroterra che meritano di essere visitate.

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