Cresce in Trentino l’alleanza di contrasto al cybercrime. Stamattina, martedì 28 giugno, è stato sottoscritto un accordo nella sede di Trentino Digitale, in via Gilli a Trento, tra le procure dei tribunali di Trento e di Rovereto con la società di sistema.
L’accordo permetterà di mettere a disposizione degli investigatori le migliori tecnologie e risorse umane, lo scambio di informazioni e dati, per un’attività di contrasto senza sosta ai fenomeni criminosi.
“La criminalità organizzata, quella più evoluta e subdola, ha smesso i panni del delinquente di strada – ha detto il capo della procura della Repubblica di Trento Sandro Raimondi -, così come non si ferma ‘ai colletti bianchi’. La criminalità organizzata ha fatto un balzo in avanti, impossessandosi della tecnologia con l’obiettivo di agire senza confini e in maniera silenziosa, senza destare allarme sociale. Persino il cybercrime, così come lo conosciamo, è il passato prossimo. Oggi combattiamo una realtà molto più articolata e con mezzi illimitati“.
Presente alla firma dell’accordo anche il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti: “Il Trentino è un territorio che fa della legalità la condizione cardine per lo sviluppo del tessuto economico e sociale. Le istituzioni devono fare rete con azioni concrete e sinergiche per garantire la sicurezza dei cittadini e un efficace controllo del territorio”.
Per Carlo Delladio, presidente di Trentino Digitale, l’intesa è un ulteriore passo in avanti di un progetto più ampio: “Noi siamo la società di sistema a cui la Provincia ha affidato la digitalizzazione del territorio – ha detto -. Non ci può essere digitalizzazione senza sicurezza e prevenzione. Da tempo Trentino Digitale opera in un contesto nazionale per garantire la sicurezza delle informazioni e dei dati. L’accordo di oggi si inquadra quindi in un processo di forte innovazione di Trentino Digitale a tutela del nostro territorio ma, anche e soprattutto, di supporto alle istituzioni”.
Grazie all’intesa sottoscritta stamani Trentino Digitale garantirà ai magistrati e alle forze dell’ordine – Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e nuclei speciali – connettività ultra veloce e stabile, l’accesso a banche dati e piattaforme di monitoraggio e analisi di flussi e dati. Il tutto all’interno dei sistemi di protocolli di controllo e sicurezza della rete territoriale.
La collaborazione ormai consolidata nei settori di ambiente, criminalità economica, sicurezza del lavoro e contrasto alla violenza contro le donne si estende ora alla cybersecurity e ai crimini informatici. A novembre 2021 era stato firmato un protocollo dal presidente Maurizio Fugatti e dal procuratore capo Sandro Raimondi che apriva di fatto a forme di collaborazione tra la Provincia e la Procura della Repubblica sul territorio trentino.
L’obiettivo dell’accordo firmato oggi è rafforzare le misure di contrasto ai fenomeni criminosi sul territorio provinciale grazie ai nuovi strumenti messi a disposizione. L’alleanza dovrebbe consentire anche il monitoraggio e la conoscenza dei fenomeni criminosi, anche ai fini della prevenzione, rilevati sul territorio trentino che hanno un impatto sulla vita civile ed economica della cittadinanza e delle istituzioni che la rappresentano.
Un nuovo importante, sia tecnico che di coordinamento, è svolto dal Centro intercettazioni e tecnologie (Cit). L’unità interforze della procura della Repubblica di Trento è nata nel 2003 e ad oggi raccoglie differenti competenze e provenienze (Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale), che fanno della diversità la propria forza ed equilibrio.
Il Cit è strategico per la procura, perché svolge attività trasversali, tra le quali la ricerca di nuovi strumenti informatici per supportare e sviluppare le investigazioni, per contrastare le tradizionali e le nuove forme di criminalità organizzata.
“Oggi è un giorno importante – conclude il presidente di Trentino Digitale Carlo Delladio – perché abbiamo individuato e concordato ulteriori forme di coinvolgimento delle strutture pubbliche e del relativo personale a supporto delle attività di indagine realizzate dalle Procure della Repubblica in Trentino. Sarà un percorso complesso ma che affronteremo con il massimo impegno”.