Parte il Tour de France: i ciclisti trentini al via

Foto Facebook Le Tour de France

L’afa si fa sentire pressante. Le cicale non la smettono di frinire e come la formica di La Fontaine ci si domanda cosa avranno da cantare con tanta allegria. Le risposte possono essere molteplici, ma sorrido pensando che forse fanno festa per la Grand Départ. Venerdì 1 luglio a migliaia di km di distanza parte l’evento sportivo più seguito al mondo dopo olimpiadi e mondiali. Il Tour de France, o semplicemente Le Tour, prende avvio da Copenhagen.

Decima partenza dall’estero e che vede nella prima settimana insidie legate al vento e al terreno. Attesissima, infatti, la tappa con arrivo ad Arenberg e con 11 settori di pavé. Successivamente la strada comincia a salire e si affrontano in ordine Vosgi, Alpi, Massiccio Centrale e Pirenei. Il tutto è condito da classici inferni a pedale come Alpe d’Huez, Galibier, Télégraph, Croix de Fer, Aspin e Hautacam. Tuttavia non è la strada a far paura, ma bensì il covid. Infatti i protocolli son ancor più serrati rispetto a due anni fa, visto  anche i continui ritiri al Tour de Suisse. I corridori sono tamponati due volte al giorno fino alla fatidica partenza del Tour. Diverse squadre sono dovute correre ai ripari. La QuickStep ha dovuto  mandare a casa Declerq e sostituirlo con Senechal. La UAE Emirates, invece, ha riscontrato una positività su Matteo Trentin pedina fondamentale soprattutto nella prima settimana per sostenere Pogacar, ma l’ha rimpiazzato con lo svizzero Marc Hirshi.

Il favorito numero uno alla vittoria finale rimane sempre lui: Tadeji Pogacar. La sua terza vittoria è sussurrata, ma data quasi per assodata, nonostante una Jumbo Visma sottoforna di corazzata. Roglic, Van Aert e Vingegard proveranno ad insidiare lo sloveno in tutti i modi. La Bora Hansgroe, invece, punta su un Vlasov  che era in grande condizione prima del ritiro dal Giro di Svizzera a causa del Covid.

Con il forfait di Trentin dell’ultima ora gli italiani in gara sono quindici. Su tutti spicca Filippo Ganna che potrebbe vestire di Giallo già dal primo giorno vincendo a cronometro. Occhio puntato, però, sui nostri gregari di lusso con Gianni Moscon e Daniel Oss che vorranno far valere la loro voce. Moscon in maglia Astana ha vissuto una stagione 2022 in sordina e non è riuscito ad emergere come l’anno scorso in cui ha sfiorato la Roubaix e vinto diverse tappe. L’atleta di Trento potrebbe giocare bene le sue carte e far divertire sulle strade di Francia. Chi non smette di sorridere, invece, è Daniel Oss praticamente inseparabile al suo capitano Peter Sagan. Ovunque vada il tre volte campione del mondo, ecco spuntare il suo fido alfiere. Lo slovacco punterà alla maglia verde per entrare ancora di più nella storia del Tour de France, quindi ci sarà tanto da lavorare per il trentino Oss che dovrà proteggere il capitano in molti momenti della gara.

Non rimane quindi che lasciarsi avvolgere dal caldo, dal canto delle cicale e soprattutto guardare le sfide che presto si accenderanno sulle strade di Francia.

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