A Ronzo-Chienis rubinetti chiusi, ma non si ferma la panificazione

Il Panificio Val di Gresta di Ronzo-Chienis ha acquistato una cisterna. Foto Gianni Zotta

“Ci siamo già organizzati perché non potevamo permetterci di fermarci. Serviamo diversi supermercati, scuole e ristoranti della Bassa Vallagarina e abbiamo un punto vendita con pasticceria e caffetteria in paese”. Usa queste parole Monica Martinelli, titolare, assieme al marito Fabrizio Sterni, dell’unico panificio di Ronzo-Chienis, il Panificio Val di Gresta, attivo dal 2006.

L’attività si è trovata in difficoltà in questi ultimi giorni per via dell’emergenza siccità. Ma andiamo con ordine. Il 21 l’amministrazione comunale, per rispondere all’emergenza, ha ordinato la sospensione della fornitura d’acqua potabile su tutta la rete idrica comunale in determinate fasce orarie. Rubinetti chiusi, dunque, ogni notte dalle 23 alle 6. Il Comune ha anche sospeso “tutte le concessioni relative agli allacciamenti alla rete idrica comunale rilasciate per usi non domestici, ad eccezione di quelli produttivi e commerciali”.

Il panificio ha 12 dipendenti e serve scuole, supermercati e ristoranti. La titolare: “Non potevamo permetterci di fermarci”. Foto Gianni Zotta

Una decisione che ha messo in difficoltà il Panificio Val di Gresta, che produce “parecchi quintali di pane”, come ci spiega Monica Martinelli, e si avvale del lavoro di 12 dipendenti. Una volta arrivata la notizia i titolari dell’attività si sono quindi subito rimboccati le maniche. “Abbiamo acquistato una cisterna molto capiente grazie alla quale siamo coperti per cinque, sei giorni e una pompa che umidifica i nostri cinque forni, perché chiaramente non riusciamo a fare il pane senza avere il vapore acqueo. Siamo convinti che questo sia un investimento che andava fatto, perché ci servirà anche per gli anni a venire. Il futuro, purtroppo, non è per niente roseo”.

La cisterna viene riempita da Monica Martinelli e Fabrizio Sterni tutti i giorni per garantire una continua presenza di acqua. “Se sul fronte siccità si va avanti così, però, ho paura che le chiusure saranno estese anche alle ore diurne”, commenta Martinelli. “In questa zona ci sono due, tre aziende che necessitano di molta acqua per la loro attività. Per fortuna negli ultimi giorni ha piovuto: speriamo che qualcosa si risolva almeno per quanto riguarda l’agricoltura”.

È di lunedì 27 giugno il provvedimento adottato dal Comune di Ronzo-Chienis, il quale, visto il protrarsi della carenza idrica, ha stabilito che “nel ramo acquedottistico di Prà de Lac potranno verificarsi, nel corso della giornata, sospensioni di fornitura idrica senza preavviso”.  Sul territorio comunale sono entrati in azione anche i Vigili del Fuoco di Trento, che hanno iniziato a rifornire i serbatoi vuoti d’acqua potabile.

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