È Silvia Di Rosa la nuova presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Trento

Silvia Di Rosa

Dopo la recente elezione, il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Trento si è riunito per la prima volta per l’insediamento ufficiale e per l’attribuzione delle nuove cariche.

Le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine hanno visto la partecipazione di 980 iscritti e si sono concluse al secondo turno con un risultato che ha portato ad un profondo rinnovamento alla guida dell’ente. Per la prima volta nella storia dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento, la conduzione è affidata ad una donna. La nuova Presidente dell’Ordine è Silvia Di Rosa, che si era presentata a capo di “Ingegneri_Ieri_Oggi_Domani”, gruppo dei 15 candidati che sono risultati eletti.

Ingegnere dei materiali laureata a Trento nel 1999, ha lavorato per 15 anni per il Centro Ricerche Fiat, mentre ora svolge la propria attività nell’ambito delle sales operations e ricopre il ruolo di product manager coordinator per la multinazionale Enginsoft, realtà nata in Trentino negli anni ‘80. Già presente nel precedente Consiglio, ha svolto il ruolo di tesoriera per l’Ordine degli Ingegneri e per la Fondazione Negrelli, oltre che di referente delle Commissioni Innovazione e Project Management. Componente del Comitato donne del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e del direttivo del Consiglio delle Donne del Comune di Trento, dal 2020 è anche Presidente della sezione di Trento di AIDIA (Associazione Donne Ingegneri e Architetti).

“Colgo con grande senso di responsabilità questa nomina e la fiducia che tanti colleghi hanno riposto nel nostro gruppo – ha detto Silvia Di Rosa. – Essere la prima donna Presidente del mio Ordine mi riempie di orgoglio. È fondamentale valorizzare le professioni tecniche declinate al femminile, obiettivo per il quale da diversi anni sono impegnata direttamente. La prima attività concreta per il nuovo Consiglio sarà riprendere in mano il programma con cui ci siamo proposti. Lo trasformeremo in un piano operativo di lavoro, necessario per il raggiungimento degli obiettivi che vogliamo perseguire. Dobbiamo adattarci ai cambiamenti del mondo dell’ingegneria ed è necessario dare risposte a tutti gli ingegneri appartenenti ai diversi settori. Crediamo molto nei giovani: possono e devono essere una risorsa incredibile per aprirci a nuove ed entusiasmanti prospettive. Come Consiglio – ha proseguito – ci poniamo a servizio della categoria e ci impegnamo per dare un contributo concreto, necessario a riportare gli iscritti al centro del nostro Ordine”.

Vicepresidente è Fabio Ferrario, ingegnere civile, libero professionista, specializzato nella progettazione sismica delle strutture. Impegnato in numerosi progetti di ricerca a livello nazionale ed europeo, è membro della Commissione nazionale del CNI per la revisione, promozione e coordinamento per l’emissione di nuove normative nazionali ed europee. Ha coordinato la Commissione Strutture e Geotecnica dell’Ordine degli Ingegneri di Trento.

Nominato Segretario Paolo Montagni, che ha già ricoperto tale ruolo nella precedente consiliatura. Libero professionista del settore edile, consulente tecnico e perito presso il Tribunale e la Corte d’Appello di Trento, è stato anche membro del Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine degli Ingegneri (2013-2017) e referente della Commissione Ingegneria forense.

Infine, è stata nominata Tesoriera Lorenza Tavernini. Precedentemente dipendente pubblica nei comuni di Daone-Praso e Bersone e successivamente Mori, dal 2006 svolge la libera professione e si occupa di progettazione edile e antincendio, direzione lavori e coordinamento della sicurezza.

Gli altri ingegneri che compongono il nuovo Consiglio e che resteranno in carica fino al 2026 sono: Albino Angeli, Gianpaolo Bonani, Claudio Compagni, Andrea Dorigato, Silvia Filz, Francesca Gervasi, Gilberto Gozzer, Alessandro Lettieri, Stefano Menapace, Gabriella Pedroni e Nicola Veronesi, quest’ultimo per la sezione B.

I principali punti proposti dal gruppo “Ingegneri_Ieri_Oggi_Domani” (ora Consiglio dell’Ordine) riguardano la valorizzazione della categoria e i rapporti con le istituzioni, la qualità della prestazione professionale, il coinvolgimento degli iscritti, la partecipazione dei giovani ingegneri, l’apertura alle diverse professionalità, la collaborazione con il mondo accademico e della ricerca, l’informatizzazione delle procedure, la formazione continua, l’implementazione dei servizi agli iscritti e l’attivazione di un canale diretto con la cittadinanza.

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