Marmolada, Zaia: “Si è staccato un blocco grande quanto due campi da calcio spessi 30 metri”

A Canazei per l’arrivo di Draghi anche Fugatti, Zaia e Kompatscher

“Non è un teatro facile quello di questa tragedia. Ricordo che si è staccato un blocco di detriti e ghiaccio lungo 200 metri, largo 60 metri e spesso 30 metri. Un paio di campi da calcio spessi 30 metri”.

Queste le parole di Luca Zaia, presidente della regione Veneto, oggi (lunedì 4 luglio) a Canazei, dove si stanno coordinando le operazioni di soccorso della tragedia della Marmolada e dove è arrivato il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha mostrato la propria vicinanza ai familiari delle vittime e dei dispersi.

Presenti a Canazei il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, il presidente della regione Veneto Luca Zaia e il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher.

Fugatti ha ringraziato il presidente del Consiglio Mario Draghi per la presenza a Canazei. “Un grande segnale di umanità, un grande segnale di attaccamento al territorio”.

“Abbiamo incontrato poco fa i familiari delle persone colpite – ha aggiunto il presidente della Provincia di Trento- e il presidente del Consiglio ha manifestato tutta la solidarietà e l’umanità. Stamattina mi ha chiamato il presidente della Repubblica manifestando il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari delle vittime”. Mattarella ha anche ringraziato tutti i volontari e gli uomini e le donne delle istituzioni che si sono subito messi in moto per i soccorsi.

“In queste ore abbiamo lavorato e stiamo lavorando per definire il numero delle persone coinvolte – ha detto Fugatti – da parte nostra c’è stata la volontà di essere il più possibile lineari e chiari, perché ci sono famiglie che stanno soffrendo, quindi nel dare le notizie ci vuole la giusta ponderazione”.

Ha preso poi la parola Zaia, il quale ha nuovamente ringraziato Draghi “per la vicinanza alla nostra comunità”. “Non è un teatro facile quello di questa tragedia – ha affermato Zaia – ricordo che si è staccato un blocco di detriti e di ghiaccio lungo 200 metri, largo 60 metri e spesso 30 metri. Un paio di campi da calcio spessi 30 metri. Le ricerche le dobbiamo ai familiari, le dobbiamo a chi è ancora lassù, e continuano. Le porteremo avanti all’estremo”.

Zaia ha fatto poi il punto sulla tragedia con i numeri che hanno toccato il Veneto. “Il Veneto sta pagando un pensate sconto – ha detto -. Abbiamo 3 vittime identificate, 7 dispersi o reclamati, persone delle quali non abbiamo notizia. Ed è una situazione che non pensavamo di dover affrontare. Abbiamo partecipato alle ricerche, abbiamo mandato uomini ed elicotteri, stiamo contribuendo alle cure – abbiamo 3 ricoverati in Veneto, di cui 2 stranieri, 1 signore e 1 signora tedeschi a Belluno e a Feltre. A Feltre in terapia intensiva. E poi una persona non ancora identificata a Treviso; una persona sui 40 anni in condizioni gravi nella nostra terapia intensiva. Spero che i numeri si fermino qui. Una speranza che è difficile da confermare, però spero veramente che i numeri si fermino qui”.

Infine il presidente della Provincia di Bolzano Kompatscher ha ricordato ancora il fondamentale lavoro della macchina di soccorso: “Bisogna ringraziare soprattutto i soccorritori del servizio alpino ma anche tutta la protezione civile. Adesso ovviamente la nostra vicinanza e i nostri pensieri vanno alle vittime e ai familiari delle vittime e a tutti coloro che ancora non hanno notizie dei propri cari”.

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