Marmolada, proseguono le ricerche con i droni

Una mozione presentata da Paolo Zanella (Futura) chiede di dichiarare lo stato di “emergenza climatica”. Foto: Andrea Solero (Ansa/Sir)

Sono ricominciate nella mattinata di oggi le ricerche delle persone ancora disperse dopo la frana che domenica 3 luglio, sulla Marmolada, ha travolto e ucciso sette escursionisti. Vista la pericolosità della situazione, con il terreno sempre molto instabile, per le operazioni di soccorso vengono utilizzati quattro droni, due nella parte alta e due nella parte medio-bassa del seracco precipitato, alla ricerca di reperti, attrezzature o abbigliamento, per poi eventualmente intervenire per un veloce prelievo.

Le operazioni via terra saranno effettuate infatti solo per il recupero di eventuali ritrovamenti effettuati dai droni, per garantire l’incolumità degli operatori. E’ ora in corso una riunione di coordinamento tra tutte le forze coinvolte nella gestione dell’emergenza. Si ricorda che l’intera montagna in territorio Trentino è chiusa, secondo quanto previsto dall’ordinanza del sindaco di Canazei, Giovanni Bernard.

Finora sono sette le vittime accertate, che si sommano agli otto feriti, due dei quali in maniera grave, e le 13 persone ancora disperse, di cui tre straniere. Con il passare delle ore sono però purtroppo sempre più esili le speranze di trovare superstiti.

 

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