Marmolada, il presidente Fugatti firma lo stato di emergenza

Il presidente della Provincia di Trento ha dichiarato lo stato di emergenza nella zona interessata dal divieto di accesso

Proseguono le operazioni di ricerca sul ghiacciaio della Marmolada. Nel frattempo ieri, venerdì 8 luglio, il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha ufficializzato con un’ordinanza “lo stato di emergenza nell’area in cui è stato posto il divieto di accesso”.

Le analisi scientifiche del Ris di Parma hanno permesso di chiudere il cerchio: sono state identificate le persone reclamate dalle famiglie dopo il crollo del seracco della Marmolada di domenica 3 luglio.

“Grazie alla collaborazione attiva di tutte le forze provinciali e nazionali che in questi giorni hanno operato senza sosta, siamo riusciti a recuperare tutte le persone reclamate”, ha annunciato il presidente della Provincia di Trento Fugatti. “Questo importante lavoro di squadra non finisce qui. Proseguirà anche nei prossimi giorni, qualora le autorità competenti lo ritenessero opportuno. A nome della Provincia autonoma di Trento e di tutta la comunità locale, esprimo vicinanza e cordoglio alle famiglie che hanno perso i loro cari in questa terribile tragedia”.

Alle 18 di oggi, sabato 9 luglio, nella chiesa parrocchiale di Canazei sarà celebrata la messa in memoria di tutte le vittime della Marmolada, officiata dall’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi e dal vescovo di Vicenza monsignor Beniamino Pizziol.

Tra le 18 e le 18.10 anche gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali abbasseranno le serrande in segno di lutto: per oggi, infatti, è stata fissata una giornata di lutto cittadino.

“Questa fase delicata dell’operazione si è chiusa in tempi molto rapidi”, ha osservato il comandante del Ris di Parma Giampietro Lago, il quale ha anche precisato che le ricerche proseguiranno per recuperare quanti più elementi possibili possano aiutare nelle indagini. “Stamani le ricerche sono continuate con le stesse modalità di ieri – ha concluso – con soccorritori via terra che hanno trovato ulteriore materiale tecnico e organico e che in queste ore continuano con i droni. Questo accadrà anche domani con tre squadre che esploreranno tre zone diverse, fino a quando le condizioni ambientali e di sicurezza lo permetteranno”.

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