Marmolada, non si arrestano le ricerche

Proseguono le ricerche sulla Marmolada a una settimana dalla tragedia

Proseguono senza sosta le ricerche sulla Marmolada, a una settimana dalla tragedia che ha colpito il ghiacciaio.

Gli operatori sono stati impegnati anche questa mattina, domenica 10 luglio, nelle operazioni di terra: sono stati coinvolti 21 uomini e 3 unità cinofile.

La loro incolumità è stata garantita dal monitoraggio con radar interferometrici e doppler, che registrano eventuali movimenti del ghiacciaio.

Sono stati recuperati ulteriori reperti organici e attrezzatura tecnica, anche grazie al supporto dei droni. La temperatura è favorevole per la partenza della squadra interforze del Soccorso alpino e speleologico Trentino, Corpo nazionale del soccorso alpino, Soccorso alpino della Guardia di finanza, Servizio cinofili dell’Arma dei carabinieri, Squadra di soccorso alpino dell’Arma dei Carabinieri, Centro addestramento alpino di Moena della Polizia di Stato, Distretto dei Vigili del fuoco volontari della Val di Fassa, Corpo vigili del fuoco permanente di Trento.

Il ghiacciaio è zona rossa per turisti e residenti. Non si ferma però l’impegno di Luca Toldo, gestore del rifugio Ghiacciaio Marmolada. La sua non è un’apertura al pubblico ma un punto di sostegno e appoggio per gli operatori.

Non si arresta l’attività del rifugio Ghiacciaio Marmolada, diventato un punto d’appoggio degli operatori che stanno eseguendo le attività di ricerca

Assieme al fedele cane Kira, protagonista sin dalle prime ore dei soccorsi, Toldo tiene aperto per qualche ora il rifugio. Emozionato, non riesce a contenere la commozione nel ricordo di quelle tragiche ore del 3 luglio, quando in pochi secondi grida spaventate e attonite preannunciavano il tragico evento che ha cambiato la storia della Val di Fassa.

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