Dimissioni di Draghi, i sindacati trentini: “Prevale l’interesse di bottega di forze irresponsabili”

I sindacati trentini sulle dimissioni di Draghi: “Lo scenario peggiore per il Paese”. Foto Ansa/Sir

È “il peggiore degli scenari possibili per il nostro Paese” quello che si è verificato in queste ore, con le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi. Ad affermarlo i segretari generali dei sindacati trentini, Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil).

“La crisi che si è cristallizzata ieri (mercoledì 20 luglio, per chi legge, ndr) in Senato e le conseguenti dimissioni del presidente Mario Draghi, questa mattina, consegnano l’Italia ad un momento di grave incertezza”, continuano i sindacati trentini. “È sconcertante che di fronte all’inflazione in continua crescita e all’impennata senza freno dei costi delle materie energetiche, alla guerra contro l’Ucraina che mette a rischio anche il nostro modello di democrazia, con una pandemia non ancora superata e nonostante difficoltà di fasce sempre più ampie di cittadini e cittadine buona parte dei partiti di maggioranza si sia voltata dall’altra parte e con spirito di totale disfattismo e irresponsabilità abbiano fatto mancare la fiducia al governo di cui erano componenti”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accettato le dimissioni di Draghi, che ieri in Senato aveva ottenuto la fiducia con l’astensione però di Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia, e in serata dovrebbe annunciare lo scioglimento delle Camere. Nel frattempo negli ambienti del Quirinale sembrano tre le date papabili per le prossime elezioni autunnali: 18 settembre, 25 settembre oppure 2 ottobre.

“Non abbiamo mai lesinato critiche al Governo Draghi – continuano i sindacati trentini – consapevoli delle difficoltà di trovare mediazioni continue per un esecutivo sostenuto da un così ampio e trasversale schieramento. Ci siamo illusi come tanti cittadini, però, che per quanto faticoso il Governo di unità nazionale poteva essere la soluzione, stretta, per portare il Paese fuori dalla crisi generata dalla pandemia, per modernizzarlo e fare le riforme sfruttando al meglio le risorse del PNRR, sfruttato a questi scopi l’intera legislatura e andando poi alle elezioni politiche in un quadro più certo per milioni di famiglie. Su tutto questo ha prevalso l’interesse di bottega di forze irresponsabili. Ne prendiamo atto con profonda preoccupazione e attendiamo le decisioni del presidente della Repubblica sulla date di nuove elezioni”.

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