Il Comitato difesa acque: “Politica provinciale asservita agli imperi agricoli-industriali”

Il torrente Fersina completamente in secca

Il Comitato Permanente per la Difesa delle Acque del Trentino torna a protestare contro la recente delibera dell’assessore all’ambiente Tonina riguardante il permesso di prelievi di acqua ad uso irriguo in deroga al DMV. “Non è raro pensare che il mondo della politica non sia in grado, quando si presentano situazioni di urgenza, di agire con la necessaria tempestività. Eppure quando di mezzo ci sono interessi milionari e vengono mosse le giuste pedine, improvvisamente la arrugginita macchina burocratica si trasforma in una catena di montaggio perfettamente oliata ed efficiente, pronta a sfornare una norma ad hoc che faccia contenti i richiedenti“, afferma critico Tommaso Bonazza, portavoce del Comitato, che considera l’’approvazione della delibera di giunta n. 1334 del 22/07/2022 come “l’apice del più stupefacente asservimento del settore pubblico all’interesse degli imperi agricoli-industriali della nostra provincia”.

Constatando la rapidità nella sequenza di passaggi che ha portato ad una deroga urgente al rispetto degli attuali valori di rilascio del deflusso minimo vitale (DMV) nei corsi d’acqua per uso irriguo da parte dei consorzi irrigui, il Comitato evidenzia quello che definisce un “cortocircuito tra controllore e controllato“, in quanto nella delibera del 22 luglio, che disciplina le modalità di presentazione delle domande da parte dei consorzi irrigui, oltre a determinare i quantitativi addizionali di acqua che gli stessi avrebbero la possibilità di prelevare e i vari passaggi di valutazione da parte degli uffici competenti, si appalta allo stesso consorzio richiedente la verifica rispetto all’attuazione del nuovo rilascio, in modo che “non comporti evidenti problemi ambientali, in particolare per la fauna ittica, nel tratto sotteso. Nel caso in cui il consorzio richiedente dovesse riscontrare l’insorgenza di tali problemi, lo stesso dovrà immediatamente attivarsi per ripristinare il rilascio precedente”.

“In tutta onestà, non possiamo pensare che i consorzi irrigui assumeranno ittiologi e biologi per verificare che il surplus di prelievo idrico non vada a gravare sulla funzionalità ecologica  dei corsi d’acqua interessati. Questa funzione non può essere delegata a coloro che avanzano la richiesta di uso dell’acqua”, protesta quindi il Comitato: “Quella che stiamo vivendo non è un’emergenza, ma una nuova drammatica normalità! Questa è la prima di una lunghissima serie di estati siccitose che ci aspettano. Non possiamo pensare di affrontarle sbandierando la retorica dell’emergenza. Sono più di quarant’anni che conosciamo le conseguenze dei cambiamenti climatici. Tra queste vi è la siccità e le sue devastanti conseguenze. Dove sono le misure di mitigazione e adattamento? Dove sono le pratiche virtuose radicalmente ecologiche? Dove sono le leggi che permetterebbero al Trentino di essere il pioniere di un’agricoltura realmente sostenibile? La delibera della giunta è il manifesto di un duplice fallimento. Quello della politica provinciale che non ha saputo, in tutti questi anni, indirizzare l’agricoltura del nostro territorio verso un cambio di paradigma quanto mai necessario; quello della carenza di visione dell’agricoltura intensiva e industriale trentina che, rimasta accecata dalla logica del profitto ad ogni costo, troppo spesso ha vessato il nostro territorio con pratiche insostenibili”.

“Ci piacerebbe vedere una politica più attenta, dialogante e coraggiosa, capace di intraprendere scelte di reale sostenibilità. È compito del legislatore tenere a bada le mire speculative ed egoistiche sull’acqua, bene comune e di garantire ai fiumi il loro diritto ad essere tali. Quello che vediamo invece è l’esatto contrario, una totale assenza di consapevolezza della gravità della situazione o, peggio, una interessata disponibilità ad assecondare gli interessi di categorie economiche indifferenti al nostro futuro. Nel frattempo le acque trentine soffrono, nel silenzio della siccità, in attesa della pioggia a venire, ben consapevoli che l’aiuto non arriverà dall’uomo”, conclude il Comitato Permanente per la Difesa delle Acque del Trentino.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina