Per l’Agosto degasperiano la filosofa Ilaria Gaspari racconta il bisogno di emozioni

Domenica 31 luglio alle 20.45 al Teatro parrocchiale di Vigolo Vattaro si svolgerà il quarto incontro della rassegna Agosto degasperiano – Custodi del fuoco. Protagonista la filosofa ed autrice Ilaria Gaspari, che interverrà sul tema del nostro bisogno di emozioni, richiamando il valore anche sociale di quell’apparente fragilità che abita in noi e che è il cuore del nostro essere umani.

Quante volte ci forziamo a reprimere un’emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri o perché, analfabeti del discorso emotivo, siamo abituati a diffidare delle emozioni. Essere emotivo, si dice molto spesso, è una forma di fragilità, se non proprio di debolezza. Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo: le emozioni sono, di per sé, forme di comunicazione, strumenti per entrare in dialogo con la realtà che ci circonda. Per capirla e per farci capire. Non ha dubbi su questo punto Ilaria Gaspari, scrittrice e co-conduttrice di Zarathustra su Rai Radio3 con una formazione filosofica maturata tra la Scuola Normale di Pisa e la Sorbona di Parigi, che domenica 31 luglio è attesa a Vigolo Vattaro per il quarto appuntamento dell’Agosto degasperiano 2022 – Custodi del fuoco. L’evento, che si svolgerà presso il Teatro parrocchiale alle ore 20.45, si intitola “La voce delle emozioni. Echi ed eredità” e, intrecciando filosofia e letteratura, promette di accompagnare il pubblico a riconoscere il nostro bisogno di emozioni, rivalutando quell’apparente vulnerabilità che è invece il cuore del nostro essere umani e la chiave per avvicinarci a chi ci sta vicino.

Un incontro intimo, dunque, ma al contempo pienamente inscritto nel senso di quella “pedagogia civile” che sta alla base della rassegna dell’Agosto degasperiano: dare dignità alla fragilità e metterla al centro di un nuovo “umanesimo” assume infatti anche un rilievo sociale perché è proprio sulla manipolazione delle emozioni che si sono costruiti e si costruiscono i miti politici. Immaginare una società edificata su ciò che siamo e non su ciò che dovremmo essere, imparare ad ascoltare e interpretare le emozioni significa quindi gettare le premesse per un modello di convivenza fondato sulla comprensione anziché sul giudizio, sull’accoglienza anziché sulla discriminazione, sulla consapevolezza anziché sulla paura.

L’evento, che sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione, è a ingresso libero con prenotazione consigliata ma non obbligatoria. È possibile effettuare la prenotazione esclusivamente online attraverso la piattaforma Eventbrite seguendo le indicazioni riportate sul sito della Fondazione www.degasperitn.it.

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