Una vita all’insegna del dialogo e della pace: venerdì 12 agosto il ricordo di padre Eusebio Iori

padre Eusebio Iori

La Fondazione Campana dei Caduti e l’associazione Italia-Austria commemorano l’anniversario della morte di padre Eusebio Iori, scomparso a Roma nell’agosto del 1979.

Con la sua progettualità visionaria, attuale ieri come oggi, e con il suo fare instancabile, padre Iori è stato un protagonista del suo tempo. Reggente della Campana dei Caduti di Rovereto, successore di don Antonio Rossaro, ha continuato l’opera del fondatore portando avanti e amplificando gli ideali di fratellanza internazionale e unità europea che hanno ispirato la Campana sin dagli albori.

Venerdì 12 agosto, dalle 19.30 sono in programma una serie di iniziative che prevedono la celebrazione eucaristica presieduta dal Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini del Triveneto, padre Roberto Tadiello. Alle 20 seguono gli interventi ufficiali di Marco Marsilli, reggente della Fondazione Campana dei Caduti, del sindaco di Rovereto Francesco Valduga, del sindaco di Novella Donato Preti e del presidente dell’associazione Italia-Austria Fabrizio Paternoster.

Alle 20.30 ci sarà il concerto del Coro Bianche Zime, diretto dal maestro Stefano Balter, con la partecipazione dell’arpista Chiara Brun e con le parti recitate dagli attori Elisa Magnabosco e Romano Panizza del Gruppo Teatrale “Prove de Teatro” di Calliano. La serata si chiuderà alle 21.30 con i cento rintocchi di Maria Dolens.

“Padre Eusebio Iori dal 1953 al 1979 ebbe il merito di aver intrapreso una moltitudine di iniziative in diversi ambiti e di aver promosso relazioni – sottolineano dalla Fondazione Campana dei Caduti e dall’associazione Italia-Austria -, anche internazionali, che costituiscono ancora oggi un investimento prezioso per la Fondazione e per l’intera comunità regionale. Il lavoro che ha svolto tra Italia e Austria nel drammatico periodo del secondo dopoguerra, promuovendo proficue e continue relazioni pacifiche e di collaborazione, risulta oggi di grande attualità e viene portato avanti ed implementato con iniziative su entrambi i lati del Brennero”.

Grande il suo impegno per ottenere il riconoscimento della Fondazione Campana dei Caduti, oltre che per la rifusione della Campana Maria Dolens.

Tra le personalità del Trentino Alto Adige che negli anni si sono impegnate per la promozione della cultura di pacificazione tra le nazioni, Padre Iori è un esempio primario: la sua vita è stata caratterizzata da un’infaticabile operosità a favore degli ultimi, della pace e della promozione del dialogo. Oltre all’ecumenismo religioso, Padre Eusebio Iori ha lavorato per costruire ponti e seminare la pace, con il fondamentale aiuto di don Silvio Franch che ne ha proseguito l’opera.

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