Val di Fassa, è terminata la fase emergenziale: anche gli ultimi 5 evacuati sono rientrati a casa

In Val di Fassa è terminata la fase emergenziale

In Val di Fassa è terminata la fase emergenziale dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta venerdì 5 agosto e che ha visto coinvolti 320 vigili del fuoco volontari delle Unioni distrettuali Fassa, Fiemme, Primiero, Valsugana e Tesino.

Oggi (lunedì 8 agosto) sono intervenute le ditte che si stanno occupando delle ultime operazioni di pulizia e ripristino, oltre che del taglio delle piante pericolanti lambite dalle colate di fango, su incarico delle amministrazioni comunali.

Si è deciso di non procedere al brillamento del masso di Muncion (frazione di San Giovanni), situato a poca distanza da un’abitazione, a seguito del sopralluogo effettuato questo pomeriggio dal Servizio geologico della Provincia di Trento.

I tecnici hanno accertato che la bomba d’acqua non ha causato alcun movimento della roccia, di 400 metri cubi. Anche gli ultimi 5 evacuati, che abitano nella casa vicino al masso, hanno potuto fare rientro a casa.

I geologi hanno comunque stabilito per precauzione un intervento di consolidamento della roccia attraverso la realizzazione di contrafforti tirantati in cemento, che reggeranno una parte del grande masso e lo proteggeranno da un’eventuale futura erosione.

Si è deciso di non procedere al brillamento del masso di Muncion

In queste ore il direttore dell’Apt della Val di Fassa Paolo Grigolli si è complimentato con le forze in campo per la loro azione tempestiva. “In tempi davvero celeri – ha detto – è stata ripristinata la viabilità principale, essenziale in un sabato di partenze e arrivi intensi in vista del Ferragosto, e messe in sicurezza le situazioni critiche. Sin da sabato mattina, la situazione in valle era sotto controllo e, da domenica, l’emergenza si è potuta considerare superata”.

Un bilancio positivo, pur nell’emergenza, anche per l’accoglienza turistica. “L’accoglienza in valle, eccetto nelle particolari situazioni di crisi, non ha subito variazioni – sottolinea Grigolli – e gli ospiti, arrivando, hanno trovato, con sollievo, condizioni ben diverse da quelle descritte dai media, nelle ore immediatamente successive al violento episodio meteorologico”.

Secondo il direttore dell’Apt si è riscontrata una buona efficienza anche dal punto di vista della diffusione delle informazioni. “Compatibilmente con la raccolta delle informazioni è stata aggiornata, in tempo reale, l’accessibilità dei sentieri – conclude Grigolli – e fornito supporto e rassicurazione agli ospiti, come sempre avviene. Certo, a fronte degli evidenti cambiamenti climatici, con fenomeni più intensi e frequenti, dovremo studiare modalità di gestione delle emergenze anche da un punto di vista informativo e mediatico”.

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