Val di Fassa, 800 metri di tubazioni convogliano l’acqua nell’Avisio

I vigili del fuoco stanno ripulendo le ultime cantine e gli ultimi garage

Sono ben 800 i metri di tubazioni che convogliano direttamente nel torrente Avisio l’acqua che, in continua diminuzione, scende dalle scarpate che sovrastano l’abitato di Pozza di Fassa. In questo modo si evita che l’acqua raggiunga le abitazioni.

Una trincea scavata sopra il paese raccoglie invece l’eventuale materiale trasportato dalla cascata che si è creata dopo la bomba d’acqua che, nella serata di venerdì 5 agosto, ha colpito la Val di Fassa.

Sta tornando alla normalità la situazione nella valle, con i più di 200 evacuati che sono tornati nelle loro case e nelle strutture ricettive che li ospitavano già nel pomeriggio di ieri, sabato 6 agosto.

I vigili del fuoco volontari di Pozza e Mazzin, coadiuvati dai colleghi delle Unioni distrettuali di Fassa, Fiemme, Valsugana e Tesino, stanno ripulendo dal fango gli ultimi garage e le cantine che sono state investite dalle colate.

Nel comune di Mazzin è stata riparata la condotta di presa dell’acqua potabile in val Udai, che aveva costretto il Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento a rifornire l’acquedotto comunale con le autobotti.

Previsto per domani il sopralluogo per il brillamento del grande masso di Muncion, situato a poca distanza da un’abitazione: al termine delle operazioni, anche gli ultimi 5 sfollati potranno fare rientro a casa. Nel frattempo sono ospitati da parenti e amici.

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