Sanità, in Trentino più di 4,5 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa

Ospedale s. Chiara

La Provincia di Trento mette in campo 4.538.939 euro per rimodulare il Piano 2022 per il recupero delle liste d’attesa. La deliberazione è stata presa oggi, venerdì 12 agosto, su indicazione dell’assessora provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana.

All’Apss il mandato di dare attuazione al Piano. Il Piano proposto dall’assessora provinciale mette in campo alcuni strumenti straordinari per il recupero delle prestazioni di ricovero, di assistenza specialistica e di screening.

“Va precisato che sui tempi di attesa ha fortemente impattato la pandemia da Covid-19 – spiega la Pat -, che ha provocato enormi rimbalzi della richiesta di prestazioni specialistiche specialmente a causa dei ripetuti lockdown, una criticità non limitata al solo Trentino. Analogamente anche l’attività di ricovero ospedaliero durante l’emergenza si è ridotta, con il conseguente incremento dei tempi di attesa”.

Gli strumenti previsti dal Piano per ridurre le liste di attesa sono: ricorrere alle prestazioni aggiuntive della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie dipendenti dell’Azienda sanitaria; procedere all’assunzione di personale; avvalersi delle strutture private accreditate in particolare per le attività di diagnostica strumentale e per le visite
agire sulla presa in carico proattiva da parte del CUP degli utenti in attesa di appuntamento per visite di controllo; su questo va evidenziato che l’analisi della appropriatezza della priorità assegnata continua ad evidenziare che molte richieste con RAO ad elevata priorità (A, B, C) non rientrano nei criteri clinici previsti.

RICOVERI OSPEDALIERI 

Sul fronte dei ricoveri, l’attività aggiuntiva di recupero investe in particolare le specialità di cardiologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, chirurgia generale e chirurgia plastica, oculistica, chirurgia maxillo-facciale e vascolare.

Nel dettaglio si prevede di attivare delle sedute operatorie aggiuntive sia presso i presidi hub, sia presso i presidi spoke provinciali, con il coinvolgimento delle équipe operatorie attraverso l’utilizzo delle prestazioni orarie aggiuntive (POA). Il potenziamento dell’offerta potrà inoltre essere realizzato attraverso assunzioni di personale medico, qualora, dalle ricerche di personale in corso, emergesse la disponibilità di oculisti, anestesisti, neurologi, dermatologi, gastroenterologi, cardiologi.

ATTIVITA’ DI SCREENING 

Screening per il tumore del colon-retto: il pieno recupero degli inviti del 2020 è avvenuto nel mese di febbraio 2021.

Screening per il tumore della cervice uterina: il recupero degli inviti del 2020 è avvenuto nel mese di gennaio 2021.

Screening per il tumore della mammella: nel corso della primavera si è completato il pieno recupero degli inviti del 2020; si prevede di arruolare personale dedicato, in particolare 1n medico radiologo, 2 tecnici sanitari di radiologia e 1 infermiere.

ATTIVITA’ DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE 

“Nel corso del 2021, e si conferma l’andamento nei primi sei mesi di quest’anno, si è assistito ad un incremento significativo della domanda di prestazioni – sottolinea l’Apss – in particolare con RAO ad elevata priorità: nel 2008 le richieste RAO (A, B e C) erano 98.000 e nel 2021 sono salite a 260.000. Per procedere al pieno recupero delle prestazioni ambulatoriali, nel 2022 si è deciso di proseguire con le azioni già avviate nel 2020 e 2021 come televisita/teleconsulto per alcune prestazioni, telemonitoraggio, attivazione di sedute ambulatoriali aggiuntive e utilizzo del privato accreditato. Inoltre si intende rendere maggiormente vincolante l’utilizzo delle indicazioni cliniche previste dalle tabelle RAO”.

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