Sconto di 180 euro in bolletta, le proteste: “Manovra elettorale a pioggia per recuperare consensi”

foto SIR/Marco Calvarese

Manovra elettorale a pioggia per recuperare consensi”. Così la consigliera provinciale del Partito Democratico Sara Ferrari, candidata alla Camera per le elezioni politiche del 25 settembre, definisce la misura adottata ieri della giunta provinciale contro il caro energia: uno sconto di 180 euro direttamente in bolletta per le utenze domestiche.

“In un territorio, unico in Italia, dove l’inflazione è ormai a due cifre, la Giunta provinciale cosa fa?”, commenta Ferrari. “Invece di utilizzare 40 dei 100 milioni stanziati in assestamento per sostenere chi è più in difficoltà, distribuisce contributi a pioggia, invece di dare di più a chi ha di meno. Una misura iniqua quanto la flat tax proposta a livello nazionale dalla destra”.

Secondo la consigliera Ferrari, poi, “gli stessi 180 euro per ciascuna famiglia, ricca o povera che sia, che sanno tanto di annuncio elettorale. Annuncio sì, perché mentre c’è chi oggi non arriva a fine mese, gli stanziamenti arriveranno nelle tasche dei trentini solo nel 2023“.

A seguito delle proteste emerse, la giunta provinciale ha fatto alcune “puntualizzazioni”. “Le osservazioni e sollecitazioni che sono arrivate dalle organizzazioni (datoriali e sindacali), ma anche da molti cittadini – riporta la Pat -, sono state tenute in considerazione prima di adottare gli interventi come quello deciso oggi dalla giunta provinciale”.

La giunta ricorda le misure che sono state prese in questi mesi a sostegno delle famiglie: “una prima volta con un bonus bollette per le famiglie (con e senza figli) che non superano le soglie previste dall’ICEF (0,40) e che non hanno i requisiti per accedere al bonus nazionale (7 milioni di euro); una seconda volta con un intervento per le famiglie con figli con un aiuto tra i 400 ed i 650 euro a seconda della numerosità dei figli (intervento in pagamento con un costo previsto di 16 milioni di euro, in fase di erogazione); una terza volta con l’esenzione IRPEF prevista nell’Assestamento del bilancio 2022 per redditi fino a 25 mila euro anzichè 15 mila (con un costo previsto di 30 milioni di euro)”.

A queste misure, continua la nota della Pat, “si aggiunge il sostegno deciso oggi, cui è stato destinato un budget di 40 milioni di euro. Un intervento che si ritiene di grande importanza e difficilmente riscontrabile altrove. In totale sono 93 milioni di euro“.

In sede di assestamento “la giunta ha ritenuto fondamentale destinare ad un apposito fondo 100 milioni da utilizzare tempestivamente con atto amministrativo (i 40 milioni vengono da lì) per situazioni emergenziali (e questa lo è e se le previsioni non cambieranno non sarà certamente l’ultima), così ha ritenuto di privilegiare la tempestività e la semplicità dell’intervento (appunto, senza fare una legge apposta) garantendo comunque l’equità necessaria alla misura deliberata”.

La Pat ritorna poi sulle modalità di erogazione dello sconto di 180 euro: “Nessuna domanda agli uffici, nessuna istruttoria, massimo dell’automatismo attraverso uno ‘sconto’ medio in bolletta di 180 euro (fissi) per ogni utenza sino a 4,5 kw di potenza“.

“Nella normalità dei casi – conclude la Pat – le utenze delle famiglie trentine sono di 3 kw ma ormai sono numerosissime le famiglie che superano tale valore e dispongono di potenze fino a 4,5 kw (basta una piastra radiante in cucina anziché il normale fornello a gas per dover salire di potenza rispetto a quella ordinaria), e questo vale anche per situazioni di persone anziane da sole in casa, ovvero per famiglie con bambini piccoli. Sbaglia in pieno quindi chi dice che si tratta di misure indifferenziate ovvero, peggio, per famiglie benestanti”.

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