All’Università di Trento si riparte con le lezioni

Lezioni al via per oltre 3300 matricole, a partire da oggi, lunedì 19 settembre all’Università di Trento. Insieme a loro, che in questi giorni vivranno l’emozione del primo giorno, rientreranno gradualmente in aula anche gli altri circa 16mila studentesse e studenti dell’Ateneo trentino.

Per facilitare l’avvio, i dipartimenti e i centri dell’Ateneo hanno organizzato per chi si è appena immatricolato incontri di benvenuto con informazioni sulla vita in Ateneo e sul funzionamento della didattica e dei servizi, in continuità con gli anni accademici precedenti. Insieme a direttori e direttrici di dipartimenti e centri dell’Ateneo, coordinatori e coordinatrici dei corsi di laurea e responsabili dei servizi, ad accogliere le matricole in alcuni dipartimenti oggi c’era anche il rettore Flavio Deflorian insieme alla presidente dell’Opera Universitaria, Maria Laura Frigotto, e al presidente del Consiglio degli studenti, Edoardo Giudici.

Il saluto alle matricole di quest’anno è cominciato a Trento, a Giurisprudenza, per poi toccare Lettere e Filosofia ed Economia e anche a Rovereto al Centro Mente e Cervello. Altri dipartimenti hanno già iniziato invece le lezioni già la settimana scorsa. Poche ma sentite parole di accoglienza e incoraggiamento a studenti e studentesse nelle aule gremite da parte del rettore Flavio Deflorian: «Ci siamo finalmente lasciati alle spalle le complicazioni dell’attività a distanza e possiamo ripartire con serenità. Dalle superiori all’università c’è un salto che va gestito, accompagnato. Cercheremo di supportarvi nel migliore dei modi in questo nuovo ciclo di studi che oggi iniziate e che vi impegnerà a lungo, creando le basi per il vostro futuro professionale. Approfittate di tutto ciò che vi verrà proposto, non soltanto delle lezioni ma anche delle varie attività complementari. Sono occasioni per crescere e prepararvi al vostro futuro professionale. Molti di voi vengono da lontano: siamo orgogliosi che abbiate scelto l’Università di Trento e siamo onorati di accogliervi in un ambiente universitario culturalmente stimolante».

«Questo giorno è un inizio solenne del vostro essere adulti. La Costituzione, che viene donata ogni anni a chi si iscrive a Giurisprudenza, è un invito in questo senso» ha commentato la presidente dell’Opera, Maria Laura Frigotto. «L’articolo 34 della Costituzione è dedicato proprio al diritto allo studio, cuore delle attività dell’Opera universitaria. Come ente di diritto allo studio accompagneremo il vostro percorso per aiutarvi con i servizi, con gli alloggi, ma anche con le proposte di attività culturali e di socializzazione. Perché studiare oggi non vuol dire di stare solo sui libri. Formarsi professionalmente nell’ambito di una disciplina è importante. Ma lo è anche costruirsi delle relazioni forti e dei contatti: è un bagaglio che vi porterete nella vita». A margine dell’incontro con gli studenti, la presidente dell’Opera ha annunciato la pubblicazione sul sito dell’ente di un bando rivolto ai privati per recuperare altri alloggi a favore degli studenti e delle studentesse fuori sede che in questi giorni stanno cercando casa a Trento.

«Alcuni anni fa ero seduto come voi in questa aula pieno di emozione» ha commentato il presidente del Consiglio degli studenti Edoardo Giudici. «Vi invito a vivere a pieno questi anni di università, in presenza. Venire a lezione, studiare in biblioteca, usare i servizi, incontrarsi, partecipare alle attività e nelle associazioni, anche di volontariato. Sui trasporti e sulla disponibilità di studentati e alloggi la sollecitazione lanciata dagli studenti ha portato risultati importanti, con misure concrete e progetti importanti che stanno partendo. Una forza resa possibile dall’alta partecipazione alla vita universitaria». Il presidente del Consiglio degli studenti ha sottolineato il ruolo delle rappresentanze studentesche per dubbi, problemi e proposte e ha invitato studentesse e studenti a partecipare alle prossime elezioni studentesche di novembre, confermando così il dato di affluenza di Trento (intorno al 40%) tra i più alti d’Italia.

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