Astypalea, la prima isola smart e sostenibile del Mediterraneo

Astypalea (foto da Wikipedia)

Astypalea è l’isola dell’Egeo a forma di farfalla che è emersa dal suo bozzolo. Remota e poco collegata con la Grecia continentale, era considerata un “paradiso nascosto”, noto solo a pochi. La situazione è cambiata nel 2020, quando il governo greco ha stretto un accordo innovativo con il Gruppo Volkswagen per stabilire sull’isola un sistema di mobilità all’avanguardia, unico nell’intera regione del Mediterraneo. L’ambizioso sforzo, sostenuto dal progetto EMOBICITY (Interreg Europe) dell’Unione europea, mira a trasformare Astypalea in “un’isola modello per una mobilità a impatto climatico zero”. Tre anni dopo, la trasformazione della “farfalla egea” è impressionante, così come la sua fama internazionale, che è salita alle stelle grazie alla pubblicità data dal carattere innovativo e green della destinazione.

“Astypalea fu l’ultima tappa di una lunga ed estenuante gita in barca. Arrivammo all’alba. Quando la barca gettò l’ancora al porto, “Limenas”, come dicono i locali, la prima cosa che vidi fu un’enorme roccia scura che si protendeva nel cielo. Rimasi lì in soggezione per alcuni secondi. In quale strana terra mi trovavo? È stato solo quando ho alzato la testa e ho visto il Castello, maestoso ma in qualche modo accogliente, che ho provato un po’ di conforto al pensiero che questo potesse essere davvero un bel posto alla luce del giorno”, Nefeli Asimakopoulou è arrivata ad Astypalea per la prima volta nel 2004, l’estate in cui ha compiuto 18 anni. A differenza di molti giovani locali che lasciavano l’isola per studiare e lavorare nelle grandi città, senza alcuna intenzione di tornare, Nefeli, allora studentessa al primo anno di geologia, ha trovato il suo primo lavoro in un posto di cui non sapeva nulla. Tramite conoscenti della famiglia aveva sentito che la cantante Popi Asteriadi, iconico simbolo della New Wave greca, stava cercando una baby sitter per prendersi cura di sua nipote, anche lei di nome Nefeli, durante i mesi estivi. Un’occasione da non perdere.

“Prima di fare il biglietto per Astypalea, non sapevo nemmeno che esistesse un posto del genere. Nessuno dei miei amici ne aveva mai sentito parlare. Presto però scoprii non solo la lunga storia e le bellezze naturali dell’isola, ma anche la calda ospitalità della sua gente. Per le successive estati della mia vita, Astypalea sarebbe diventata il mio rifugio. All’inizio i turisti erano pochi. Raggiungere l’isola era difficile, e una volta arrivati era impegnativo spostarsi senza un proprio mezzo di trasporto. Questo è cambiato in meglio”.

In pochi anni, l’isola remota e battuta dal vento si è trasformata in un centro cosmopolita. Lo scorso luglio La Repubblica ha definito Astypalea un paradiso ‘ecosostenibile’, classificandola come l’isola migliore da visitare per una vacanza estiva in Grecia. Un mese prima, il tedesco Handelsblatt aveva elogiato il rapido progresso della mobilità sostenibile sull’isola, descritta nell’articolo come “il laboratorio del futuro”.

Isola modello di mobilità pulita

Il percorso verde di Astypalea è il risultato di un protocollo d’intesa firmato online nel novembre 2020, rispettivamente a Wolfsburg e ad Atene, da Konstantinos Fragoyiannis, viceministro degli Affari esteri per la diplomazia economica, e da Herbert Diess, amministratore delegato del Gruppo Volkswagen.

Il progetto, inizialmente approvato per una durata di sei anni, mira a sviluppare servizi di mobilità nuovi e “puliti” volti a ridurre e ottimizzare il traffico introducendo tecnologie all’avanguardia. Senza dubbio, l’aspetto più degno di nota di questo sforzo è l’innovativo sistema di trasporto che fornisce servizi di mobilità digitale. Ciò comprende un servizio di ridesharing elettrico (attività di trasporto di terzi da parte di un privato con un’automobile di proprietà, con o senza finalità di lucro, ndr) tutto l’anno, un importante progresso su un’isola in cui l’unico mezzo di trasporto sarebbe il servizio locale di autobus, costituito da veicoli vecchi e inquinanti che passano solo 2-3 volte al giorno. La flotta locale sarà completamente sostituita da veicoli elettrici, dotati di servizi di mobilità su richiesta, alimentati da energia da fonti rinnovabili locali, come solare ed eolica. Anche i veicoli commerciali e privati alimentati in modo convenzionale con motori a combustione interna saranno sostituiti da circa 1000 veicoli elettrici.

Il governo greco si è impegnato a garantire tutte le condizioni necessarie per mantenere il sistema sicuro e praticabile: partendo da infrastrutture stradali di qualità e segnaletica eccellente fino a  una raccolta di dati accurati ed esaustivi sul traffico e sulle condizioni meteorologiche. Fa parte del piano anche il test della guida autonoma come opzione futura.

Il progetto è in linea con l’Accordo di Parigi adottato alla COP 21 per raggiungere la neutralità di CO2 entro il 2030, nonché con l’ambizione di Atene di elaborare una strategia nazionale orientata alla conservazione e alla protezione dell’ambiente basata sull’uso di energia pulita.

Astypalea aspira a raggiungere la completa autonomia energetica entro i prossimi anni e fungere da modello anche per altre isole.

I progressi

Dall’inizio del 2021 ci sono stati importanti progressi. Dopo un primo periodo di costruzione finalizzato al potenziamento delle infrastrutture e della rete energetica dell’isola, sono stati affrontati gli aspetti legislativi del servizio “navetta on demand”. È stata finalizzata la piattaforma digitale del programma e nell’aprile 2021 sono stati installati i primi 12 punti di ricarica accessibili al pubblico. Un mese dopo sono stati trasportati sull’isola i primi veicoli elettrici locali. Da allora è stato un processo continuo.

All’inizio del 2022 è stato lanciato il servizio navetta su richiesta con il marchio “AstyBus” (“asty” significa “città” in greco). Negli ultimi mesi sono stati consegnati ai privati i primi veicoli elettrici, mentre altri sono attesi per settembre. I veicoli abbandonati in tutta l’isola vengono trasportati e riciclati mentre gli autisti locali vengono formati per gestire il “punto navetta” su richiesta.

Vale la pena ricordare che il comune ha trovato il modo di coinvolgere la comunità locale nella rivoluzione verde dell’isola: si sono tenute discussioni aperte e campagne di informazione pubblica prima che venissero compiuti passi importanti, mentre il Gruppo Volkswagen si è impegnato a lavorare con le parti coinvolte per trasformare parte della tradizionale attività locale di noleggio veicoli in un servizio di condivisione che offre scooter elettrici, biciclette elettriche e auto elettriche.

Impatto a lungo termine

Sebbene sia troppo presto per valutare gli effetti di questo nuovo progetto, è evidente che esiste un grande potenziale per cambiamenti positivi in termini ambientali, economici e sociali. Secondo le testimonianze rese dalla popolazione locale a OBCT, la vita quotidiana sull’isola è già migliorata poiché i trasporti sono diventati più comodi e meno inquinanti.

Secondo Ioanna Marianaki, presidente dell’Associazione culturale ed educativa dell’isola, il cambiamento più evidente è la riduzione dell’inquinamento acustico. “I veicoli elettrici non emettono alcun suono e sono notevolmente più veloci. Questo progetto ha davvero aiutato il sistema di trasporti”.

La visibilità internazionale ha inoltre avuto un impatto misurabile sul turismo quest’anno. Parlando ai media locali ad agosto il sindaco di Astypalea Nikos Komineas aveva espresso la sua soddisfazione per il numero di turisti: “Astypalea ‘trabocca’ di persone. L’aumento delle presenze è in gran parte dovuto alla visibilità che l’isola ha guadagnato sui media per le sue innovazioni pionieristiche nel trasporto pubblico e nell’elettrificazione. La bellezza dell’isola è molto apprezzata, ma anche le azioni qui attuate”.

L’Università dell’Egeo sta conducendo una ricerca con l’obiettivo di cogliere la percezione dei turisti riguardo alla trasformazione di Astypalea in un'”isola intelligente e sostenibile”. I risultati potrebbero essere utilizzati per suggerire politiche in tema.

Ovviamente, l’elevata presenza turistica ha avuto e continuerà ad avere un impatto positivo sulle imprese locali nelle estati a venire.

“Tutti parlano del boom economico di Astypalea – racconta Nefeli – “pensate che coloro che qualche anno fa davano ai turisti ‘camere in affitto’ a prezzo modico sono ora proprietari di ‘ville di lusso in affitto’! Conosco persone che si erano trasferite definitivamente ad Atene perché non riuscivano guadagnarsi da vivere e ora sono tornate, almeno per i mesi estivi, a investire nella tradizionale azienda di famiglia o in quel piccolo appezzamento che avevano i loro nonni”.

Il prestigio è una ricompensa importante per una comunità che ogni inverno attraversa difficoltà: mancanza di opportunità, accesso limitato ai servizi, isolamento, fuga di cervelli e precarietà.

“Sì, la vasta pubblicità ha sicuramente aiutato il turismo e gli affari”, spiega Marianaki. “È una reazione a catena. Il nostro problema principale, tuttavia, rimane. L’isola non è facilmente accessibile. Il fatto che siamo in un luogo remoto significa che in inverno abbiamo carenza di insegnanti e medici; quando il tempo è brutto, non possiamo accedere a servizi importanti”.

È troppo presto per dire se l’estate rosea e promettente che Astypalea ha vissuto quest’anno avrà un effetto tangibile sulla gestione a lungo termine e sulla soluzione di alcuni dei suoi problemi cronici. Non appena l’alta stagione sarà finita, molti chiuderanno le attività estive e abbandoneranno l’isola insieme alle loro famiglie. Sarà interessante, tuttavia, vedere se le azioni innovative attualmente in atto saranno un motivo per i locali di tornare più spesso o addirittura, per nuove persone, per scoprire questa piccola isola serena che offre un’elevata qualità della vita. In un tale scenario, potrebbero essere messe sul tavolo soluzioni di connettività migliori.

Se l’esperimento di Astypalea si rivelerà un’iniziativa a lungo termine e non l’ennesima bolla, come altri “investimenti pirotecnici” di breve durata nel paese, le sue buone pratiche potrebbero essere replicate in altri luoghi isolati ma pieni di potenzialità della Grecia, che potrebbero diventare più efficienti dal punto di vista energetico. Un’iniziativa dal valore aggiunto ancora più elevato nell’attuale periodo di crisi energetica. Una volta sviluppato e testato a tutti i livelli il know-how, tutto diventa possibile.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su OBC Transeuropa nel contesto del progetto “Work4Future” cofinanziato dall’Unione europea (UE). Vai all’articolo.

 

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