È la Macafana della pro loco di Cimego la migliore polenta del Festival di Storo

Tantissimi i visitatori lo scorso fine settimana hanno affollato Storo per la settima edizione del Festival della Polenta, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Storo M2 e dalla Cooperativa Agri 90, con il supporto del Comune di Storo, dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, del BIM del Chiese e di Trentino Marketing, che ha confermato come la polenta sia in assoluto un piatto tipico che rappresenta la valle e faccia parte del patrimonio gastronomico culturale locale.

7 i gruppi di “polenter” provenienti da diverse valli Trentine, ed ognuno di loro ha proposto un diverso tipo di polenta: i Polenter di Bondo con la Polenta e Rape; i Polenter di Storo con la Polenta Carbonera; il circolo culturale di Strada con la Polenta Cucia; la Confraternita della noce del Bleggio con la Polenta e Noci; la Pro loco di Cimego con la Polenta Macafana; i Polenter di Praso con la Polenta di Patate; gli Alpini di Condino con la Polenta Carbonera.

Protagonista dell’evento è stato, quindi, anche per questa edizione, il concorso per definire la migliore polenta. L e polente venivano giudicate da due giurie: una formata da esperti, capitanata dal giornalista ed esperto gastronomico Giuseppe Casagranda, con la partecipazione di Elio Tonetta (patron di Al Tino di Trento), Simone Bordignon (chef del ristorante 2 Spade di Trento), lo scrittore e giornalista Enzo Cattaruzzi e Cristian Deflorian (direttore vendite Italia del pastificio Felicetti) e la giuria popolare formata da quanti hanno assaggiato e quindi valutato le polente. A tutti veniva consegnata una mappa del paese e la tessera che dava diritto all’assaggio dei vari piatti. La giuria tecnica delle “Polentiadi” edizione 2022 del Festival della Polenta di Storo ha decretato la vittoria della polenta “carbonera” degli Alpini di Condino. La giuria popolare, invece, ha decretato la vittoria della polenta “macafana” di Cimego.

Numeri importanti, testimoniati dal fatto che sono andate a ruba le prenotazioni per le polente, arrivando a 2500 piatti degustazione venduti, per un totale di 5.000 visitatori all’evento. Tutti sono stati concordi sull’importanza di far conoscere i prodotti locali di qualità e, come detto da Tullio Serafini, presidente di APT Madonna di Campiglio, questi eventi richiamano tanti ospiti anche da fuori regione ed è un po’ la loro forza, ovvero permettere al nostro territorio di essere comunicato e quindi visitato da un numero importante di persone, che potranno conoscerlo attraverso le sue peculiarità.

Di grande interesse il convegno che ha lanciato la Valle del Chiese come primo distretto della cerealicoltura della Provincia di Trento “Dalle sfide alle opportunità: i nuovi orizzonti della cereagricoltura”, durante il quale è stato presentato anche il libro sui grani antichi. Tante le iniziative collaterali all’evento: 20 espositori di prodotti locali, il concorso degli spaventapasseri indetto per allestire il paese e a cui hanno aderito tantissime scuole, associazioni del paese, ma anche gruppi di bambini e ragazzi autonomi, convegni, presentazione di libri, laboratori e tanto altro ancora.

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