Il generale Roberto Riccardi è il nuovo comandante dei Carabinieri del Trentino Alto Adige

Il nuovo comandante dei carabinieri del Trentino Alto Adige a Trento

Oggi il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha incontrato il nuovo comandante dei carabinieri del Trentino Alto Adige, Roberto Riccardi. Esperto di tutela del patrimonio culturale, dopo il suo insediamento il 26 settembre scorso a Bolzano il generale sta compiendo un giro nei territori per incontrare le varie autorità e prendere conoscenza delle persone e dei luoghi.

Riccardi è anche giornalista e apprezzato scrittore di romanzi storici e thriller. Ianeselli gli ha presentato le principali trasformazioni storiche della città di Trento, ma anche i suoi futuri cambiamenti strutturali, a partire dalla circonvallazione ferroviaria. Gli ha poi regalato “Trento”, un volume scritto da Fiorenzo Degasperi.

Ianeselli e il nuovo comandante dei carabinieri del Trentino Alto Adige Riccardi

Riccardi ha esordito come scrittore nel 2009 con “Sono stato un numero” (Giuntina), biografia di un sopravvissuto ad Auschwitz (Premio Acqui Storia, insignito anche del premio Adei -Wizo).

Ha dedicato ai lager un altro romanzo storico, “La foto sulla spiaggia” (Giuntina, 2012). Nel thriller ha debuttato con “Legame di sangue” (Mondadori, 2009), che gli ha fruttato il Premio Tedeschi e i cui stessi personaggi ritroviamo in “Condannati” (Mondadori, 2012).

Con le edizioni E/O ha pubblicato, nel 2012, “Undercover. Niente è come sembra”, la storia di due amici che crescono insieme in un paesino dell’Aspromonte e poi prendono strade diverse. A quello ha fatto seguito nel 2014 “La firma del puparo”, che vede ancora nei panni del protagonista il tenente dei Carabinieri Rocco Liguori. Nel 2017 esce con Einaudi “La notte della rabbia” e nel 2019 “Detective dell’arte per Rizzoli”.

Riccardi ha fatto visita anche al Comando Provinciale di Trento e, approfittando della circostanza, ha incontrato i rappresentanti degli organi d’informazione trentini.

Nel sottolineare l’importante ruolo rivestito dalla stampa a tutela della democrazia, l’alto ufficiale ha manifestato l’intenzione di “proseguire nel solco della proficua collaborazione già instaurata”. Il generale ha incontrato le massime autorità civili, militari e religiose della provincia, ha inoltre colto l’occasione per congratularsi, personalmente, con i militari del Nucleo Investigativo che hanno preso parte all’indagine “Aquila Bianca”.

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