Fotovoltaico per le famiglie, premiato il BIM dell’Adige

Michele Bontempelli del BIM Adige

Il Consorzio BIM dell’Adige ha ricevuto il premio per il progetto “Fotovoltaico per le famiglie” ieri, martedì 11 ottobre, in occasione della sesta Conferenza sull’energia di EUSALP, che si è tenuta al NOI Techparck di Bolzano.

“Il progetto Fotovoltaico per le famiglie – ha spiegato il presidente del Bim Michele Bontempelli – è andato oltre le più rosee previsioni, tanto che in soli 3 mesi abbiamo ricevuto oltre 700 domande di contributo. Il budget totale è stato incrementato nel corso dell’estate, fino a raggiungere la quota di 1,5 milioni di euro. Si tratta di risorse destinate direttamente alle famiglie che ricevono un contributo di 2500 euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici”.

Il titolo dell’evento che ha visto partecipare il presidente del BIM dell’Adige Michele Bontempelli è “Energia affidabile, conveniente e sostenibile nelle Alpi”. Organizzato dalle due Province autonome di Trento e Bolzano, si tratta dell’evento principale della Presidenza italiana EUSALP, nel corso del quale è stato conferito anche il premio “Energy Award” alle migliori pratiche che sono riuscite ad attivare i cittadini e a coinvolgerli nella transizione energetica.

Per il Trentino il premio è andato appunto al Consorzio Bim dell’Adige per il progetto “Fotovoltaico per le famiglie”, un progetto che è stato presentato in tutto il territorio attraverso una serie di incontri formativi. Oltre al presidente Bontempelli era presente all’evento anche il direttore del Consorzio Luca Battisti.

“Con l’assessore provinciale all’ambiente Mario Tonina, i nostri collaboratori e i sindaci che ringrazio per l’impegno e la collaborazione – ha aggiunto Bontempelli – abbiamo preso parte a 15 incontri sul territorio, tutti molto partecipati. Abbiamo incontrato più di 600 persone e sono arrivate domande da 85 comuni. Significa che l’iniziativa è stata capita e apprezzata. Da ricordare che il nostro è parte di un progetto complessivo condiviso con i Bim del Brenta, Chiese e Sarca. Siamo davvero soddisfatti poiché attraverso il progetto si fornisce un aiuto concreto alle famiglie, ma anche perché si tratta di un primo passo verso l’autonomia energetica individuale”.

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