Sanità, sindacati pronti allo sciopero. La replica dell’assessora Segnana

“Appare di difficile comprensione la richiesta di riaprire una trattativa ormai chiusa per il triennio 2016-2018, che ha già portato a regime per le altre categorie della sanità e del pubblico impiego l’adeguamento delle retribuzioni”.

Così l’assessora alla salute Stefania Segnana commenta le dichiarazioni dei sindacati della sanità, che hanno detto di essere pronti a scioperare a causa di un settore che è ormai “sull’orlo del collasso”, come riportano.

“Al momento opportuno non erano state minimamente avanzate e adesso le richieste rischiano non solo di creare difficoltà immotivate al sistema – continua Segnana -, che già si trova ad affrontare un periodo difficile, ma di impedire che i fondi già stanziati per il triennio 2019-2021 non vengano corrisposti. Non solo la Provincia, ma anche Apran si era già detta disponibile ad erogare sia gli arretrati 2021, sia la vacanza contrattuale e anche l’una tantum legata al periodo della pandemia per i dirigenti medici, per un totale di oltre 21 milioni di euro su un totale di 40 milioni complessivi per tutto il comparto. Appare dunque difficile comprendere la posizione di alcuni sindacati che invitano i medici allo sciopero. Spiace anche constatare che per alcune categorie non siano sufficienti risorse che altri operatori sanitari hanno ampiamente accettato e concordato per il 2016-2018 e che non vi sia apertura sugli accordi normativi per il 2019-2021, con logiche che rischiano di apportare un danno economico agli stessi interessati”.

“Riguardo poi a presunte chiusure verso il dialogo – continua l’assessora alla salute – va ribadito che la Giunta non si è mai sottratta al confronto e anzi l’impegno è sempre stato verso il pieno riconoscimento del lavoro dei medici e verso l’ottimizzazione degli aspetti organizzativi e gestionali”.

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