Il “Giro della Marzola” è fruibile anche dalle hand-bike

Credit: Franco Ianeselli (FB)

I 40 chilometri per mountain bike, l’anello del cosiddetto “Giro della Marzola”, sono stati sistemati dall’Azienda forestale Trento-Sopramonte per renderli fruibili anche alle hand-bike.

Un passaggio rappresentava il principale ostacolo per queste biciclette. I lavori hanno riguardato un tratto di sentiero della lunghezza di circa 200 metri tramite la sistemazione del fondo carrabile, che doveva presentare una larghezza minima di un metro e 20. Il tratto comprende in gran parte terreni di uso civico di Villazzano, ma anche terreni del Comune dell’Altopiano della Vigolana, che aveva autorizzato e dato delega dell’esecuzione dei lavori.

Sono stati inoltre eliminati gli scalini e le radici, posate le canalette in ferro ed è stato ampliato un tornante con contestuale riduzione delle pendenze. Il tutto è stato abbellito con nuove staccionate in legno locale che aiutano i ciclisti a imboccare il sentiero con più facilità. I lavori soddisfano la richiesta pervenuta dall’Associazione Astrid che si occupa di inclusione e disabilità.

Anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha espresso soddisfazione sui social: “Ho imparato che dietro ai progetti più audaci c’è sempre una grande persona”, scrive. “Per esempio l’idea di far diventare il Giro della Marzola adatto a tutti – passeggini e disabili e anziani – è stata coltivata per anni da Andrea Facchinelli, presidente di Astrid (associazione trentina per l’inclusione e la disabilità). Proprio sulla Marzola, a maggio di 14 anni fa, Andrea ha fatto la sua ultima corsa in montagna. Pochi giorni dopo un incidente stradale gli ha tolto l’uso delle gambe, ma non l’amore per lo sport e i sentieri, soprattutto quelli della nostra montagna più selvaggia, che lui oggi percorre con l’handbike”.

Astrid si occupa proprio di questi temi, cercando di abbattere le cosiddette “barriere architettoniche”: “Fino a poche settimane fa – aggiunge il sindaco Franco Ianeselli – era però impossibile completare l’anello di 40 km della Marzola perché c’erano 200 metri che, per dimensioni e pendenza del sentiero, erano impraticabili non solo per le handbikes ma anche per le famiglie, i bambini, i passeggini. Oggi, grazie alla tenacia di Andrea e al lavoro della nostra Azienda forestale, anche quel tratto può essere percorso da chiunque. A riprova, se mai qualcuno avesse ancora dei dubbi, che un territorio a misura di disabile è semplicemente un territorio migliore. Per tutti”.

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