Tenta il colpo in un ufficio postale in Val Rendena, arrestato dai Carabinieri

È successo durante la mattinata del 10 novembre. Un uomo, che nulla faceva presagire fosse un rapinatore, è entrato nell’ufficio postale di Pinzolo, a volto scoperto, come un qualsiasi altro cliente. Questi però, dopo poco, ha minacciato il direttore, facendogli intendere di avere un’arma all’interno di un sacchetto di plastica. L’ordine perentorio era di consegnare il denaro presente in cassa, poiché era in corso una “rapina”.

Il direttore, pur spaventato per quello che stava succedendo, cercava di dialogare con il rapinatore, che nel frattempo infilava il sacchetto nella giacca per poi consegnarlo alla vittima con l’ordine di riempirlo di soldi.

In quel frangente veniva attivato l’allarme, che induceva il rapinatore ad allontanarsi dall’ufficio postale. Venivano quindi allertati i Carabinieri tramite l’utenza 112.

L’immediato arrivo dei Carabinieri, l’acquisizione delle testimonianze da parte dei dipendenti dell’ufficio postale e la visione dei filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza, permettevano di avviare immediatamente le ricerche del reo, che veniva anche identificato, trattandosi di persona già nota alle forze dell’ordine, come dedita alle rapine, che fra l’altro era stato controllato pochi giorni prima in val Giudicarie, rendendo quindi quasi istantanea la certa identificazione.

Sono state impegnate nelle ricerche, coordinate dalla Centrale Operativa della Compagnia di Riva del Garda, le Stazioni Carabinieri di Carisolo, Spiazzo, Tione e Madonna di Campiglio.

Sono servite circa due ore per rintracciare, nel comune di Bocenago, l’uomo che camminava per strada. Sottoposto a perquisizione sul posto, non veniva trovato in possesso di alcuna arma, ma del solo sacchetto mostrato al direttore dell’ufficio postale. Considerate le circostanze, i Carabinieri delle Stazioni di Carisolo e Spiazzo hanno proceduto al fermo dell’indiziato di aver commesso la rapina.

Dell’avvenuto fermo è stato dato avviso alla Procura della Repubblica di Trento, che disponeva l’accompagnamento dell’uomo presso la Casa Circondariale di Trento – Spini di Gardolo. Nei prossimi giorni verrà celebrata l’udienza di convalida del fermo di indiziato di delitto.

Per l’indagato vige comunque la presunzione di innocenza, fino a quando la sua colpevolezza non sarà accertata con sentenza irrevocabile. Anche in questa occasione, l’immediato allarme lanciato dalla vittima del reato, ha permesso una rapida azione da parte dei Carabinieri.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina