La Giornata dei poveri, due “segni” in un giorno

Mons. Tisi spiega ai ragazzi della val di Rabbi il valore dell’impegno per chi fa più fatica nella propria valle

Per la Giornata dei poveri del 13 novembre, voluta in tutto il mondo sei anni fa da papa Francesco, la Chiesa trentina ha lanciato in pochi giorni alcuni messaggi impegnativi.  Dopo la presentazione – martedì a Rovereto in un centro di accoglienza – dei dati sul raddoppio delle persone incontrate in un anno dai servizi Caritas, la giornata di sabato ha visto in due diverse occasioni l’Arcivescovo Lauro Tisi richiamare l’attenzione su un impegno più deciso delle comunità nei confronti dei poveri.

In mattinata, durante la prima assemblea sinodale di Zona pastorale tenutasi a Dro per Alto Garda e Valle dei Laghi, ha annunciato che il terzo cantiere di approfondimento (assieme a giovani e donne) sarà quello delle fragilità, che è stato scelto proprio per un’insufficiente attenzione a queste realtà riscontrata nelle 400 sintesi del primo anno di ascolto sinodale.   “Dobbiamo interrogarci sulla nostra capacità di rispondere alle attese dei poveri in modo comunitario”, ha detto l’arcivescovo Lauro Tisi nelle indicazioni conclusive dell’assemblea, evidenziando poi l’iniziativa realizzata nel pomeriggio in val di Sole e val di Rabbi durante due camminate simboliche   promosse dalle comunità locali in collaborazione con la Caritas diocesana.  All’arrivo a San Bernardo di Rabbi, sia nella Santa Messa che nell’incontro con i ragazzi della catechesi, l’arcivescovo ha osservato che “non si può fare retorica davanti ai poveri” e ha auspicato che il cammino compiuto insieme per far emergere le fragilità presenti nel proprio territorio possa essere replicato anche in altre Zone pastorali.

Sui due eventi (si veda anche il sito diocesano) un ampio approfondimento nel  numero di Vita Trentina in edicola giovedì.

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