Con i “Passi di cultura”, i giovani vogliono conoscere sempre meglio Gesù, la Chiesa e la società

In piena sintona con quanto propone loro il Papa, la Chiesa e naturalmente il vescovo Lauro, i giovani della Diocesi di Trento hanno organizzato, tra fine marzo e metà maggio 2022, gli incontri dei “Passi di cultura“, allo scopo di cercare e trovare occasioni per ascoltare e testimoniare la fede, lì dove si vive e si lavora.

Questi incontri hanno cercato di illuminare i partecipanti sul rapporto della Chiesa con il potere politico nella storia e sulla relazione tra bioetica e post Verità. Un viaggio nel sapere reso possibile grazie ai relatori Lucia Galvagni, Alberto Conci ed Emanuele Curzel, che insegnano rispettivamente Storia del Cristianesimo e delle Chiese e Bioetica.

“Dobbiamo tornare a praticare la lentezza del pensiero per poter avere il tempo di reinterpretare la realtà, di immaginare soluzioni alternative mai escogitate prima ai problemi emergenti. Dobbiamo essere liberi di coltivare lo spirito critico e di dialogare con l’altro, anche con chi la pensa molto diversamente da noi. Perché il dialogo onesto è un aiuto grande anche nei conflitti interpersonali e politici”.

Queste indicazioni costituiscono una soluzione contro ‘l’atomizzazione del pensiero‘, una tendenza tipica della nostra era che i filosofi definiscono: ‘Post Verità’. Con ‘post verità’ indichiamo la tendenza, amplificata da un uso improprio di internet all’assolutizzazione del pensiero individuale. Un pensiero espresso spesso troppo in fretta che prescinde dal confronto con la collettività e con la conoscenza ufficiale, scientifica e non solo, validata nel corso di anni. Ha chiarito tali temi importanti e attuali: “Potere e scienza” tra gli appuntamenti del ciclo: “Passi di cultura”, svoltosi tra marzo e maggio 2022.

Relatrice è stata la filosofa e bioeticista Lucia Galvagni, docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose Romano Guardini di Trento e ricercatrice alla Fondazione Bruno Kessler. Tra i relatori non è mancato Alberto Conci, saggista, anch’egli insegnante di bioetica al Guardini e al Liceo scientifico Da Vinci.

Tra gli altri momenti di “Passi di cultura” ricordiamo la conferenza: “Riunirsi a concilio”. Le forme di partecipazione al potere nella storia della Chiesa” con relatore il professor Emanuele Curzel.

Curzel che insegna all’Istituto Guardini e all’Università di Trento ha ripercorso in poco più di un’ora la storia ecclesiastica. Ha fatto notare come nella Chiesa Cattolica in particolare molte volte sia il Papa, seppur dopo essersi consultato, ad assumere le decisioni più importanti circa il governo dell’Istituzione. Decisioni e linee guida recepite e realizzate localmente nelle diocesi dai vescovi e dai parroci. Tale gestione monocratica della Chiesa in oltre due millenni di storia è stata controbilanciata da concili e sinodi. Più specificamente nei concili si assumono decisioni valide per la Chiesa cattolica universale e per tutti i cattolici. Mentre i sinodi sono per lo più indetti dai vescovi e riguardano questioni inerenti le chiese locali. Nei concili e nei sinodi sono sempre stati invitati religiosi o laici, in quanto esperti di una determinata materia o per un loro specifico ruolo politico. Diversamente nell’attuale Cammino che condurrà al prossimo “Sinodo Universale”, per la prima volta nella storia, il Papa vuole ascoltare tutti: i vicini e i lontani dalla Chiesa. Perché – come fa notare Papa Francesco – “Sinodo è una parola derivante dal greco classico che indica un camminare insieme”.

“Passi di cultura” è nato da una serie di spunti e approfondimenti attivati dalla lettura condivisa del Vangelo da parte di un gruppo di giovani partecipanti ai “Passi di Vangelo settimanali”.

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