Case rifugio, il consigliere provinciale Olivi: “Necessario aumentare dotazione”

“È necessario incrementare la dotazione delle case rifugio e soprattutto orientarle all’accoglienza di nuclei costituiti anche dai figli minori“.

Queste le richieste del consigliere provinciale del Partito Democratico Alessandro Olivi, che ha presentato un’interrogazione in Consiglio provinciale.

“Aumentano le denunce di violenze e maltrattamenti in famiglia e sono oltre 100 le donne che nel 2021 si sono rivolte agli appositi servizi residenziali per ricevere accoglienza. Ma meno del 10% dei suddetti servizi – riporta Olivi riprendendo i dati contenuti nella risposta all’interrogazione fornita ieri dall’assessora provinciale alle politiche sociali Stefania Segnana – sono approntati per la protezione di donne con figli minori la cui esigenza principale è quella di trovare alloggio in un regime di massima protezione rispetto al rischio di condotte violente, intrusive o dannose. Sono solo otto infatti i posti disponibili in Trentino per le case rifugio”.

Come riportato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, nel 2021 ci sono stati 614 tra denunce e ammonimenti per violenza contro le donne in Trentino. Il dato, riportato dalla pubblicazione annuale dell’Osservatorio di Trento, supera quello dell’anno precedente, quando erano state 475 le denunce e gli ammonimenti.

L’interrogazione del consigliere Olivi si è concentrata in particolar modo sulla dotazione di case rifugio, che afferma essere “assolutamente insufficiente a rispondere all’esigenza crescente di protezione delle donne maggiormente esposte al rischio le quali, spesso in situazioni di emergenza, oggi si vedono costrette a trovare collocazione in alloggi fuori provincia o in strutture alberghiere“.

“La Giunta ha riconosciuto la cogenza del problema – conclude Olivi – e ora deve agire in fretta non solo, come preannunciato, istituendo una nuova struttura per alloggi rifugio ma anche incrementando il convenzionamento con enti e associazioni che possono garantire una accoglienza ai nuclei familiari più esposti al rischio con particolare riguardo alla tutela anche psicologica dei minori”.

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