Compie 250 anni il Campanile della chiesa di San Vigilio di Parrocchia, in Vallarsa

Il campanile oggi (foto Marco Angheben)

Compie 250 anni il Campanile della chiesa di San Vigilio di Parrocchia, la chiesa più antica ed importante della Vallarsa: una ricorrenza importante che sarà celebrata nel giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, con una Messa solenne, un concerto d’organo e una ricerca storica.

La sua costruzione veniva infatti completata nel 1772, come ricorda una targa in pietra posta alla base della torre, dedicata a San Vigilio. Una torre costruita con i soldi della comunità (del Comune diremmo oggi) e con il contributo gratuito della popolazione. Fu infatti l’allora consiglio dei capifuoco a decidere, votando con la “balotazione”, di erigere la alta torre a fianco della chiesa madre della valle. A tale scopo fu incaricato un famoso architetto dell’epoca, furono destinati i soldi provenienti dalla gestione dei beni comuni (gli attuali beni di uso civico) e in particolare dal taglio del bosco di Monte di Mezzo, ma le risorse non bastavano. Furono così gli abitanti della Vallarsa, divisi in quattro quartieri (Matassone, Valmorbia, Riva e Piano) a prestarsi gratuitamente e a permettere l’edificazione del campanile. Le sei campane furono fuse nell’orto della canonica e quattro di esse si salvarono anche dalla Grande Guerra (che fece ingenti danni alla sommità della torre) e suonano ancora oggi.

Una foto storica del campanile (cartolina anni ’50 della collezione di Fabio Pezzato)

A recuperare la storia di questo prezioso esempio di lavoro di comunità, proponendo una serie di eventi, un comitato spontaneo che ha organizzato per giovedì 8 dicembre un momento celebrativo. Alle 10.30 una Messa solenne celebrata dal parroco don Giuseppe e animata dal coro dell’unità pastorale. A seguire un concerto d’organo del maestro Antonio Vicentini, un brindisi e alle 12.00 il concerto delle sei campane della chiesa. Alle 16 poi, nella sala civica “Domenico Raoss” sarà presentato in collaborazione con il Centro Studi Museo Etnografico di Vallarsa il libro di Marco Avanzini “Memoria di terre alte. Archeologia di un paesaggio pastorale tra Pasubio e Piccole Dolomiti”. Il comitato promotore ha anche realizzato un opuscolo che racchiude alcuni cenni storici sulla storia del campanile. La celebrazione dell’8 dicembre vuole essere l’avvio di una serie di iniziative da proporre nel 2023.

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