Sanità, firmato un protocollo d’intesa tra sindacati (tranne Fp Cgil) e Provincia

La Provincia di Trento si è impegnata ad impartire entro 90 giorni gli atti di indirizzo per dare avvio alle trattative sindacali per la realizzazione del nuovo ordinamento professionale sulla base del contratto collettivo nazionale 2019-2021, garantendo nel bilancio 2023 la somma di 1 milione di euro ed impegnandosi a reperire ulteriori risorse entro il limite massimo dello 0,9% del monte salari.

Contestualmente la Provincia attraverso Apran definirà i criteri di utilizzo di 5 milioni delle risorse una tantum disponibili nel fondo per il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali del comparto sanità.

Nella serata di lunedì l’assessora provinciale alla salute Stefania Segnana, il dirigente generale del dipartimento salute Giancarlo Ruscitti e il dirigente generale del Dipartimento organizzazione e personale Luca Comper hanno incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali con i quali è stato sottoscritto un protocollo di intesa destinato all’area delle categorie del comparto sanità.

“Abbiamo lavorato per superare le divergenze – ha sottolineato Segnana – e trovare punti di raccordo con i rappresentanti delle diverse sigle sindacali su aspetti fondamentali per continuare a garantire servizi qualificati ed efficienti ai cittadini in ambito sanitario”.

La Provincia si è assunta poi l’impegno di riportare all’interno dell’azienda sanitaria i servizi sanitari e di supporto tecnico-economali/manutenzione attualmente esternalizzati, anche secondo quanto sarà previsto dal piano triennale del fabbisogno del personale. È stato poi concordato di riprendere la valutazione e la revisione delle norme che regolano il part time e la conciliazione vita lavoro per i dipendenti del comparto.

L’interlocuzione tra le parti prosegue, sulla base del confronto delle reciproche istanze e rappresenta un punto importante che segue la firma dell’accordo economico relativo agli arretrati stipendiali avvenuto nella mattinata di lunedì, rispetto al quale i rappresentanti dei lavoratori confermano il loro impegno a non intraprendere azioni conflittuali. L’accordo è stato sottoscritto da Cisl, Uil Fenalt e Nursing Up. Non, come spiegato in una nota, da Fp Cgil.

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