Il Comune di Trento dedica a Dina Bettanini, fondatrice dell’Alfid, una sala della biblioteca

cof

È stata dedicata a Dina Bettanini, fondatrice dell’Alfid (Associazione laica famiglie in difficoltà), una delle sale interne della Biblioteca comunale dei ragazzi, al primo piano della palazzina Liberty di Piazza Dante.

All’evento erano presenti la famiglia e gli amici di Bettanini. C’erano poi l’assessora alle politiche giovanili e alla cultura Elisabetta Bozzarelli, la presidente dell’Alfid Sandra Dorigotti e la presidente del Consiglio delle donne Filomena Chillà.

“L’intitolazione a Dina Bettanini di questa sala è per noi altamente simbolica – ha detto Bozzarelli -: Dina infatti ha sempre lavorato per ricomporre i cocci di tante famiglie in crisi. Il suo lavoro assomigliava all’arte giapponese del kintsugi, che aggiusta la ceramica con l’oro, rendendo più preziosi gli oggetti riparati. Dina aiutava gli adulti a rimettersi in piedi, a ripartire, da soli o in coppia, e soprattutto ad assumersi la responsabilità dei minori, a non abdicare al loro ruolo di educatori e di punti di riferimento. Per questo il nome di Dina Bettanini è davvero azzeccato per questa sala: è un memento per noi adulti, un richiamo a essere protagonisti della cura e dello sviluppo dei nostri figli, a nutrire la loro immaginazione e la loro sensibilità. Che poi è il compito a cui adempie anche questa bellissima biblioteca”.

Dal canto suo, la presidente di Alfid Dorigotti ha sottolineato come “l’importanza di tutelare la figura del bambino e restituire dignità alle nuove relazioni è alla base del lavoro svolto dall’Associazione”.

“Dina Bettanini – ha aggiunto Dorigotti – è stata una donna visionaria, in grado di precorrere i tempi e di trasformare il suo desiderio di aiutare gli altri in un’associazione che ancora oggi si occupa del benessere della famiglia e delle relazioni”.

Come affermato da Filomena Chillà, l’intitolazione di questa sala non è solo “un modo per dare visibilità alle donne, che troppo spesso restano nell’ombra, anche quando sono, come Dina, capaci di combattere lo stigma del pregiudizio”.

Il gesto dell’amministrazione comunale – spiega il Comune di Trento in una nota – va infatti direzione di offrire un sempre più ampio riconoscimento al valore dell’opera femminile e all’importanza che figure come quella di Dina Bettanini rivestono per la comunità e i suoi cittadini.

Ha parlato anche don Sergio, che ha ricordato il rapporto di Bettanini con la Chiesa e con il vescovo Gottardi, evidenziando “la loro capacità di percorrere la medesima strada, anche se su sponde diverse, che poi tanto diverse non sono”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina